domenica 18 aprile 2010

Capanna Cadagno (TI) CH

Stavolta dobbiamo evitare di sprofondare nella neve marcia! Ormai è aprile, il sole picchia e dunque bisogna muoversi presto.
E così sveglia alle 4:45, ma tra gimcane nelle strade del varesotto,racch soste caffè e lentezze varie, partiamo dal "posteggio invernale" dell'Alpe Casaccia solo alle 8:30. Bene, comunque. Mentre a Busto pioveva, quassù non c'è una nuvola e l'aria è decisamente frizzante. Salita al passo delle Colombe su neve perfetta: i ramponcini delle  ciaspole fanno un ottimo grip (e le pizzoginocchia ringraziano), l'ambiente e la luce sono spettacolari, il percorso facile (unica attenzione: non seguire il sentiero estivo nell'ultimo tratto, ma risalire il fondo del vallone a sinistra della q.2314 e poi arrivare al passo con un breve traverso). La discesa verso la capanna è lunga, ma altrettanto piacevole. Tra l'altro, non c'è nessuno in giro: i lunghi tratti piani ne fanno un percorso pocbellao adatto agli sciatori. In discesa si può seguire l'itinerario estivo con un'unica eccezione: passato il ponticello dopo l'Alpe Carorescio, non continuare lungo la  stradina, che taglia un versante ripido, ma risalire fino alla q.2141 e ridiscendere su pendenze più dolci a sud di questa.
Siamo in capanna prima di mezzogiorno. Non c'è nessuno e abbiamo tutto il tempo di recuperare il sonno perduto e preparare un'ottima (e lagocome sempre abbondante) cenetta.
Il mattino dopo (altra levataccia...) il tempo purtroppo è ben diverso: nevischio, nebbia (per fortuna non fitta), grigiume diffuso. Riusciamo comunque ad arrivare al passo del Sole (si fa per dire, in  questo caso) senza perderci. Qui troviamo le tracce degli sciatori che ci hanno preceduto e senza problemi, anche se un po' infreddoliti, siamo alla macchina, anche stavolta prima di mezzogiorno.finestr
Che fare nel resto della giornata? Il tempo sembra migliorare un po': perché non concludere la due giorni di montagna con un pic-nic in bassa  quota, a vedere un po' di primavera dopo tanta neve, per esempio al Monte di Dentro in Val d'Ambra (uno dei nostri posti "del cuore", almeno prima che la trasformino in un cantiere)? Ma Giove pluvio non ci vuole essere amico: arriviamo a Bodio con un pallido sole, ma... la Val d'Ambra è invece sotto un nuvolone nero, che sembra aspettare solo noi per scaricare tutto il suo contenuto. Ok, abbiamo capito: sarà per la prossima volta.
Nando