domenica 27 giugno 2010

Val Cama – b.tta di Strem – val Pilotera

Due pernotti per attraversare dalla Svizzera all'Italia, lungo un percorso gemello rispetto a quello pensato da tempo e anche quest'anno infattibile. Stefano non sarà dei nostri, ed è una delle ultime volte di Giacomo con il S.E.I. poiché sta prendendo piede il suo trasferimento pisano. Il pregio delle traversate come questa e’ che si usano i mezzi pubblici per raggiungere e lasciare i luoghi montani. Partiamo presto con il treno da Milano e cambiamo a Chiasso dove il puntuale treno svizzero ci porta a Biasca per concludere l'avvicinamento a Cama con il postale.

Primo giorno. Cama - alp Vec
E' la terza volta che percorro questo sentiero insieme a Nando per raggiungere il lago di Cama. La salita è all'inizio impegnativa per poi, da Provesc, rendersi piacevole attraverso boschi e sprazzi di pascolo a Promegn e Tambo', sotto il lago. 
250610cama-04L'arrivo al lago di Cama ci mette davanti la splendida cornice di monti che l'abbraccia. Foto classica di rito, e ci mettiamo fuori dal rifugio (chiuso) dei Righetti per pranzo. Ci svacchiamo non poco prima di riprendere il sentiero che, sul lato sinistro, prima segue il lago per poi piegare molto rapidamente salendo verso i bivacchi Albion e Vec. Abbiamo già dormito all'Albion, durante una pioggia torrenziale del luglio 2008: ritroviamo le nostre firme con il ringraziamento del capannaro per la segnalazione delle infiltrazioni d'acqua. Saliamo al Vec (1724m) che due anni fa era in costruzione mentre ora è un posto decisamente accogliente, dotato di un buon livello di comfort (gas, camino, coperte), con un ottimo panorama davanti. La serata scorre morbida, e un bel tramonto ci accompagna al riposo che accolgo (come sempre) con entusiasmo.

Secondo giorno. alp Vec - alp Setaggié
Al nostro risveglio, verso le 8.00, sono ancora un po' addormentato, e mi accorgo appena di un giovane che entra, saluta, e butta un occhio veloce al bivacco prima di salire al laghetto Sambrog dove lo ritroviamo dopo colazione e il riordino della capanna. Benjomin e' un giovane studente di filosofia che si mantiene agli studi facendo le stagioni sui monti, tra poco sara' al Brasca ad aiutare il gestore Fausto. Decide di seguirci per questa lunga giornata di "ravanata" fino alla nostra meta, l'alpe Setagge'. Lasciato Sambrog, ci avviamo verso la b.tta di Cressim tornando leggermente indietro prima di salire a una prima bocchetta che, su terreno sempre piu' pietroso, porta a un  canale che si supera aiutandosi da260610cama-37 una catena. Da qui alla bocchetta di Cressim non ci sono difficolta': seguiamo i segnavia e dalla bocchetta si attraversa tutta la testa della val d'Arbola su una traccia appena visibile e piuttosto piena di vegetazione. Ha ora inizio la ravanata. Invece di scendere fino a una baita senza nome a 1800m decidiamo di tagliare sulla destra e, in piena vegetazione, di risalire la valletta di Egion fino alla bocchetta che da' l'accesso in val Gamba. E' tutto piuttosto stancante, ma ormai si e' in ballo e balliamo Nando e Giacomo avanti, io e Benjomin piuttosto indietro. Arrivati alla bocchetta di Egion ci dividiamo ancora. Si vede la capanna Setagge', e questo da' conforto, ma non e' molto chiaro quale sia la strada piu' agevole. Giacomo e Benjomin scendono quasi direttamente sulla sinistra lungo il bordo di una grande placca, Nando e io saliamo leggermente fino a una traccia pianeggiante che seguiamo finche' troviamo una traccia franosa tra una placca e l'altra che permette, piu' o meno agevolmente, di scendere fino all'altezza della baita che raggiungiamo comodamente in piano. L'alpe Setagge' e' molto confortevole, costruita dalla Societa' Cacciatori Groven, e da loro utilizzata nel periodo di caccia alta, resta aperta tutto l'anno per essere usata dagli escursionisti. Con Benjomin si parla delle rispettive esperienze sui monti, di come abbiamo scoperto il canton Ticino. Incredibile come in val Gamba ci siano ben 7 capanne! Siamo passati in tutte. Benjomin scende all'alp de Poz per la sera, perche' fara' ritorno domani a Cama, mentre noi tre ci prepariamo per la cena e per il meritato riposo.

Terzo giorno. B.tta di Strem - Val Pilotera.
Una volta pronti, si parte per la direttissima verso la bocchetta di Strem, che e' un passaggio piuttosto agevole per lasciare il complesso della Mesolcina e tornare in Italia. C'e' ancora parecchia neve in cima, e l'ultimo canale e' piuttosto verticale. Dalla bocchetta compare il sole, e teniamo la sinistra per passare, su visibile traccia, attraverso la bocchetta di Piodella dalla quale lasciamo la val Bodengo.270610cama-55Passiamo accanto al bel laghetto, adornato di un ultimo ghiaccio, prima di arrivare, un po' a caso, alla sottostante alpe Piodella. Proseguendo la discesa si fa piu' ripida fino all'alpe Lavorerio, capanna della quale e' possibile avere le chiavi. Da qui in poi si abbandona l'alta montagna per tornare ai consueti scenari di media quota con sentiero e tanto verde. Ci tocca un'ultima risalita fino all'alpe Orlo, un bel balcone sulla val Chiavenna. Da qui ha inizio il faticoso ritorno alla civilta' con chicca finale: attraversamento di 3Km di strada asfaltata, alle ore 14.00, e con 35 gradi fino alla stazione di Prata Camportaccio per prendere il treno del ritorno. Gran bel giro! Come ogni anno, da diversi anni, spero che l'anno prossimo svalicheremo dal lago di Cama alla capanna Como.         
Marco