domenica 12 maggio 2013

alpe Pozzolo - decennale

Bello tornare all'alpe Pozzolo in questa stagione, bello anche far festa del 40esimo compleanno lassù, nella prima baita dove 15 anni fa fui portato per la prima volta da un gruppo di amici due dei quali non hanno ancora perso il gusto di scarpinare per monti.
alpe Pozzolo (1640m)
L'alpe Pozzolo (1640m) è una capanna sempre aperta sopra Beura (VB) che fu costruita dagli Amici della Montagna di Beura nel 1977. Dotata di una dozzina di posti letto, coperte, cucina a gas, legna, stufa e acqua corrente (vedi NOTA importante sotto),  è questa una capanna davvero speciale per gli standard della zona: anche il luogo dove sorge, con vista sul Rosa e su alcuni altri 4000 del vallese, la rende unica.
Come anche in occasione del mio primo decennale d'attività escursionistica, nel 2008, e sempre festeggiato all'alpe Pozzolo, questo fine settimana è stato preceduto da un'uscita in giornata, domenica scorsa con Steacco (Stefano) e MN-i (Nando) , in avanscoperta per verificare lo stato della capanna, delle forniture, per lasciare materiale da utilizzare, e per "riservare" (cosa impossibile, ma almeno ci proviamo) .
Vaccareccia (880m)
Dopo una notte al campo base di Abbiategrasso, io, Esteban e l'ottima Nike iniziamo a salire alle 8.55 di un mattino fresco e di sole. Posteggiamo a Beura di fianco al municipio poiché il sentiero inizia (in modo memorabile) proprio alle sue spalle: passati i primi 150 metri verticali ("bam!"), il sentiero non è che spiani (credevate, eh?) e passa per altre baite la maggior parte delle quali in rovina (tranne a Fiesco e un po' più sopra), memoria dell'antica civiltà della montagna della valdossola.
Salire al Pozzolo richiede 1363 m di dislivello piuttosto in piedi, tranne in soli due o tre brevi pezzi. Per una descrizione tecnica e centrata del sentiero, guardare qui il report su Hikr di Nando.
il S.E.I. allo svacco meridiano
Dopo un'oretta giungo a Vaccareccia (non eguaglio i 59 minuti della domenica precendente, Esteban fa meglio invece: 57 minuti) e, senza pausa anche se il luogo invita, ripartiamo subito in quanto occorre arrivare prima possibile: ci precedono due giovanotti che alle 8.35 abbiamo visto scendere da un bus delle mitiche autolinee Comazzi proveniente dal Sempione e che sono spariti rapidi per il sentiero mentre noi ci attardavamo negli ultimi acquisti allo spaccio alimentare vicino al parcheggio. Date le tante persone che abbiamo incontrato domenica scorsa chissà quanti saremo? E così, saliamo piuttosto bene spinti da questi pensieri, incantati dal verde della faggeta, e facilitati da una temperatura piuttosto fresca nel bosco fuori dal quale si è nel bel mezzo di una tersa giornata di sole.
punta Pozzolo (2081m)
Dopo mille metri di dislivello c'è il bivio per la "direttissima" (vedere qui la mappa), proprio prima di entrare nella valletta che porta al ponte tra l'alpe Corte Vecchio e l'alpe Pozzolo. La direttissima non è segnata, anzi al bivio con essa i segni non invitano a prenderla. Finiti anche questi 220m piuttosto erti, metri che patisco meno della precedente domenica, altri 120 metri circa e, finalmente!, giungiamo nel piano tutto zeppo di crocchi al centro del quale sorge l'alpe Pozzolo.
il S.E.I. allo scopone
Fantastico! Siamo su in 2h e 39min dall'auto, in pieno sole e in compagnia di due signori di Vogogna che scendono appena dopo pranzo. Tutto è a posto, la capanna (come già appurrammo la scorsa domenica) è molto ben tenuta e in perfetto ordine. Dal libro del rifugio ufficializziamo come oggi esista un altro innamorato di questo posto, Ralph, che passa tra il Pozzolo e la val Grande parecchi mesi all'anno, ogni anno, dalla fine dell'estate ai mesi più duri dell'inverno. Lo abbiamo conosciuto in La Piana nel 2009. Il precedente innamorato del Pozzolo, Pierluigi B., può quindi stare tranquillo: c'è il suo motivato erede a curarsi del luogo.

alpe Pozzolo, interno
Appena sopra il Pozzolo, verso il traverso per Corte Vecchio, molta neve si è sciolta in questa settimana e una delle baite è abitata da una coppia di giovani e dal loro pastore tedesco che giocherà più tardi con Nike. Il material portato su c'è ancora e nessun passaggio è stato segnato sul libro del rifugio. Gli altri 5 compagni di merende sono arrivati a Beura con maggior calma, e hanno inziato la salita verso le 11.30.Esteban e io iniziamo a fare un po' di legna tagliando dei grossi rami di larice che sono appoggiati sul retro della capanna utilizzando la sega dono del S.E.I. che abbiamo portato qui nel 2010 e che tiene ancora botta. Facciamo un pranzo leggero e ci svacchiamo fino all'arrivo del gruppo che, piuttosto compatto, arriva tutto entro le 14.15. Il pomeriggio inizia mordìbido, svaccandoci tutti, fino a che occorre darsi da fare: altra legna, gli impasti per la pizza fritta(!) e la focaccia, e... "la caccia al tesoro"!!! Se si vuole bere qualcosa, infatti, occorre trovare le bottiglie che domenica scorsa CP e Steacco hanno portato su. Ci godiamo le fasi della ricerca, e tributiamo gli onori della vittoria a Nando che trova tutte e sei le bottiglie qui e lì sepolte intorno.
Pizza fritta!
Si fa la salsa di pomodoro per la pizza fritta e si mette l'olio nella friggitrice che, sul gas, inizia a sfrigolare.
Il Rosa, fuori, gioca a nascondersi con le nuvole e, mentre il tramonto di fuoco inizia a prendere corpo, MP, CP PD,e Nando si susseguono ai fornelli come friggitori di pizza: il risultato è che 1 Kg di farina lievitata viene consumata dai sette convenuti nel giro di un'oretta e mezza per un antipasto da urlo. Seguono, dopo un po' di pausa, il piatto forte. Le orate in carpione che CP è lieto di offrire al S.E.I. accompagnandole con un gran vino, lo stesso del decennale 2008: la Ribolla in anfora di Gravner.
Il fatto che questo sia un decennale n.4, e che le età degli altri stiano nel raggio di pochi anni, viene fuori...siamo sazi.
auguri CP!
Arriva il momento topico, il dolce! Nando, per l'occasione, si distingue in una novità, dolcetti a base di pasta di mandorle autoprodotta. Le candeline sopra sono il coronamento di una bella festa di decennale, CP è commosso: grazie amici! Prima di essere ottenebrati dal ruhm e dal limoncello gli ultimi pensieri coscienti della sera abbracciano la magica atmosfera del Pozzolo e la compagnia degli ottimi compagni di escursione di questi anni del S.E.I. Peccato solo l'assenza del Presidente, ora in procinto di raggiungere la vetta più alta di Taiwan (mandaci foto e report!) e di un altro paio di simpatizzanti doc...
vista sul Monte Rosa (4634m)
La mattina seguente, per colpa di Nike, mi godo l'alba sul Rosa e tutto il sereno silenzio d'intorno del nuovo giorno che nasce.
Lasciamo tutto a posto e il doppio della legna trovata e, abbastanza presto, iniziamo il ritorno andando a Corte Vecchio da dove in tre proseguiamo verso l'alpe di Menta ma la neve marcia sul traverso esposto e in ombra ci dissuade dal raggiungerla: alla scala di Ragozzale ci andremo un'altra volta. Un'escursione montana, questa, che rimarrà negli annali.
 
 
Viva il S.E.I.!
Viva il Presidente e gli amici tutti!
Viva i decennali!
E alla prossima.
CP

NOTA: abbiamo preferito chiudere a monte l'acqua del Pozzolo in quanto un rubinetto del lavandino non tiene bene e, per colpa degli sbalzi della pressione ma fortunatamente mentre eravamo lì, è letteralmente schizzato via lasciando uscire copiosa acqua all'interno.

domenica 5 maggio 2013

alpe Pozzolo - preparativi di decennale

Finalmente, dopo un mese di brutto tempo e altre disavventure, "proviamo la gamba" sul sentiero da Beura (VB) all'alpe Pozzolo (1640m) per oltre 1300 m di dislivello per una gita in giornata sfruttando la domenica, data (a ragione) meno peggio del sabato.
Lo scopo è uno: tornare al Pozzolo per verificare lo stato della capanna in vista del decennale che si festeggerà il prossimo fine settimana: CP varca infatti il suo quarto decennale, e allora occorre salire, verificare, scrivere sul libro del rifugio che saremo in 8 a pernottare sabato 11 e iniziare a portare "materiale".
Questa volta, in avanscoperta, siamo in tre: Nando che sale per metà poiché soffre parecchio la discesa, CP e Stefano.
Con la scusa che sale metà, Nando tira da matti e, carichi, facciamo il tempo di 59 minuti fino a Vaccareccia.Non male!
10 minuti di sosta e ripartiamo fino alle baite di 1000m dove ci salutiamo: CP e Stefano prendono su il carico di Nando che va ad aspettarci alle baite di Vaccareccia. Stefano e, soprattutto, CP decrementano il ritmo d'ascesa del 50% e, attraverso la "direttissima", arrivano all'alpe Pozzolo dopo altre due ore (e tre minuti). L'alpe è sempre accogliente, tutta circondata di "crocchi" e in ottimo stato. Dalla capanna alle soprastanti rocce sotto la scala di Pozzolo è tutta neve marcia.
Incredibile!!! Così tante persone non le abbiamo mai incontrate da queste parti... Salendo, verso le 11.00, vediamo un'allegra famigliola scendere dopo che han passato su la notte (lui con figlio dormiente sulle spalle e, corda tesa, che tiene per la ripida discesa due altri bimbi di 8 e 5 anni a occhio, lei con gigantesco zaino sulle spalle), un corridore, e una volta arrivati ci raggiunge dopo poco un ragazzo di Beura, Mattia, figlio nientemeno di un socio degli Amici della Montagna che nel 1977 costruirono la capanna(!). Gli chiediamo di salutare a nome del S.E.I. il suo ottimo genitore. Chiudono il quadro dell'elevata frequentazione della baita altre quattro persone (che il Pozzolo sia diventato un posto di moda?): due donne e due uomini, tutti dei paraggi che sono stati alla scala di Pozzolo sfruttando la traccia su neve marcia che la famigliola (forse tutta) ha tirato fino all'inizio della scala medesima. Le due signore s'apprestano al trekking in Nepal e "provano la gamba" anche loro.

Il tempo di fare pranzo frugale (per una volta!), di nascondere cose liquide preziose, di lasciare altri materiali meno nobili ma utili in dispensa, di controllare lo stato della legna e delle stoviglie, e via! Dopo un'ora e mezza di pausa scendiamo contenti di essere tornati in un posto a noi caro. L'alpe Pozzolo.
Viva il S.E.I.!
Viva il Presidente!
...e al decennale!

CP