domenica 27 aprile 2014

Val d'Ambra - Munt di Dent e a zonzo per la valle

Monastéi (900m), lo sguardo è al sentiero per Trüsp
Dopo oltre un mese dall'ultima escursione finalmente si riesce a organizzare e l'itinerario deciso è di quelli di gran pregio e che più si conface ai gusti del Segretario S.E.I. Nando: andiamo in uno dei "buchi" più classici della Riviera/Leventina, in un posto a noi caro e che, ormai, abbiamo girato in lungo e in largo: la Val d'Ambra. Lo scopo è tornare a Trüsp (1707m), luogo ameno che ci manca ormai da anni ma vogliamo anche vedere Tecc Stevan (1010m). 
Munt di Dent (919m)
Per fare tutto ciò la cosa più comoda è portare armi e bagagli a Munt di Dent (919m) e andare in giro da lì. Sappiamo che avremo solo la giornata di sabato, domenica è attesa gran pioggia in tutto il Ticino: motivo per il quale scegliamo un posto facile da lasciare anche sotto la pioggia e senza alcun pericolo.
Così, pronti-via!, si lascia l'auto verso le 11.00 di una tersa giornata sopra Personico, nei pressi del bacino Val d'Ambra (618m). Riusciremo a raggingere Trüsp? Non ci riusciremo? Questo è il pensiero dominante. L'impegno e i ramponi ce li mettiamo. 
ripide le scale verso Sciresa di Sotto (1293m)
Il percorso fino a Munt di Dent è un placido risalire la valle, all'inzio più ripidamente, e poi con comodi sali-scendi, su facile e largo sentiero con il quale passiamo accanto ad alcune baite sparse, poi fino al complesso di Monastéi (da dove parte il sentiero che faremo per raggiungere Trüsp) e al rifugio Munt di Dent. 
In 55 minuti dall'auto siamo in baita. La troviamo meglio di come ce la ricordassimo: forse il Patriziato di Personico ha messo un tavolo nuovo? Comunque è tutto a posto e pulito. 
Sciresa di Sopra (1464m)
Questo rifugetto è davvero un gioiellino, spartano, ma dotato delle attrezzature di base (no cucina a gas, coperte e materassi ben chiusi in un armadio, sufficiente legna, sufficiente dotazione per la cucina, 8 posti letto circa (di cui 4 di fortuna)). Da qui si vede bene la diramazione della valle nelle sue immissarie: le valli di Gagnone, di Reina e di Brì.
Dopo 20 minuti partiamo per Trüsp. Torniamo indietro all'ultima baita di Monastéi dietro alla quale parte il sentiero che seguiremo. Prima si ravana salendo su percorso ripido, poi si sale tra scaloni incastonati nella roccia verticale con notevoli pendenze. 
1575m: impossibile traverso!
Siamo avvolti da un ambiente che meglio si delinea quanto più si sale: questa è la stagione di fantastici contrasti di colore tra le cime attorno coperte di neve scintillante e il bosco che rinasce  verde smeraldo. Arriviamo a Sciresa di Sotto (1293m) e proseguiamo fino alla splendida Sciresa di Sopra (1464m) da dove si riesce ad ammirare l'Adula in lontananza.
Verso i 1500m iniziano i primi nevai di un certo "spessore" e poi lui, il nevaio-mostro che si distende lungo un canale da traversare. Non sarebbe affatto difficile passare con i ramponi, ma la neve tiene? Vediamo bene la presenza di numerosi buchi, come crepacci, tutto lungo il percorso e decidiamo che non vale la pena rischiare.
da Sciresa di Sopra: le valli immissarie della Val d'Ambra
Tra l'altro, dopo questo ci sarebbe un altro traverso analogo... Che dire, Trüsp! Sarà per un'altra volta! Scendiamo e ci godiamo la giornata con una lunga pausa a Sciresa di Sopra, in calma e solitudine. Lungo il percorso verso Munt di Dent, vediamo la seconda vipera della giornata.
Da Munt di Dent proseguiamo fino al ponte che dà l'accesso alla val Gagnone (volendo si può arrivare fino in val Verzasca e in capanna Efra!) e, dopo 25 minuti, siamo all'altro ponte, alla confulenza di un'impetuosa cascata nel torrente, che fa accedere al lato della valle dove c'è Tecc Stevan.  
in verticale sopra Monastéi
Tecc Stevan (1010m)
Bella capanna! Anche qui è tutto pulito e spartano come a Munt di Dent (che secondo noi è in posizione migliore). Il tempo di inaugurare il registro delle presenze 2014 e torniamo (dopo sei ore dall'auto) alla base. Iniziano quindi i preparativi per la cena e, visto che il pomeriggio tiene, portiamo il tavolo fuori. La stufa di Munt di Dent, purtroppo, fa molto fumo, le scorse volte non era mai accaduto. Questo è un vero peccato perché anche in pieno inverno in questo posto facilmente raggiungibile potrebbe valere la pena di venire, ma se la stufa ora fa fumo... In questa stagione almeno non fa freddo e possiamo tenere tutto aperto senza problemi.  La serata scorre morbida, si va a dormire presto e durante la notte sentiamo il rimbombo dei tuoni e tanta acqua che scroscia. Fortunatamente al mattino la pioggia è sottile, e così non ci disturba più di tanto percorrere l'oretta di sentiero fino all'auto per tornare a casa. Sempre bella la Val d'Ambra! Un grazie, come sempre, prima al Presidente S.E.I. e a stretto giro al Patriziato di Personico per le strutture che gestisce molto bene.
Alla prossima!
CP