domenica 10 aprile 2016

alpe di Trüsp: una gita-in-giornata di pregio


val D'Ambra e (forse) cime di Bri e di Rierna (dx)
Torniamo a Trüsp (1707m) dopo ben otto anni di latitanza da questo splendido alpeggio che sorge sul lato val D'Ambra della selvaggia cresta di separazione tra le valli Marcri a nord e, appunto, D'Ambra a sud. Dalle note allegate al libro del rifugio (poche le permanenze qui, ci sono ancora le nostre firme dei due pernotti del 2008!), si comprende come la storia di Trüsp sia antica e 'sfortunata' in quanto, fin dagli inizi del '900, è l'alpeggio con il numero di bestiame trasportato più basso di tutta la zona di Personico: più che di un alpeggio sembra trattarsi quasi di una iattura per la civiltà della montagna del secolo scorso...perché mai costruire qui un sottoutilizzato alpeggio?!?!?. Per fortuna ci sono il Patriziato di Personico e i cacciatori, che da molti anni hanno risistemato la baita lasciandola sempre a disposizione dell'escursionista salvo che durante il sacro periodo di settembre di 'caccia alta' (il patrizio-cacciatore è l'esempio di 'multy classed character' più diffuso, e utile, della campagna di role-playing locale. Patrizio: +1 Cha, +1 Reaction Adj; Cacciatore: +2 Con, +1 Wis).
cascatella sopra Monastéi: si deve raggiungere quel balzo
Troviamo infatti la capanna in ottimo stato anche se piatti, bicchieri, posate, tazze, tazzine e gli attrezzi fondamentali da cucina sono da cercare, noi (a differenza delle due volte precenti) non li abbiamo trovati. Ci sono due letti a castello da due posti ciascuno, otto materassi, coperte, gas, un paio di caffettiere, del caffè, del sale e zucchero e poco altro. Ma questa volta i due soci S.E.I. e i due simpatizzanti al seguito non avevano intenzione di pernottare! Per farlo occorre riservare sul sito del Patriziato di Personico (http://www.patriziatopersonico.ch), e chiedere dove sono tutte le fondamentali cose che non abbiamo trovato.
da Monastéi stiamo troppo sulla sx... e ravaniamo...
Ci siamo così goduti il sole di metà giornata dopo un frugale pranzo e del mate che ci siamo preparati sui fornelli al cospetto del Pizzo Ricuca a sud e della visione di tuuutto il buco della val D'Ambra di fronte a noi. Dall'altra parte della Riviera stanno il Pizzo Magn (2329m), con le sue inconfondibili guglie, e le cascate di Santa Petronilla.
I due accessi a Trüsp sono da Tèi (1372m, ove nel 2008 siamo passati provenendo dalla val Marcri) e da Monatséi, entrambi siti in val D'Ambra. Vista la stagione, e la possibilità che in ombra ci fossero ancora imponenti nevai, evitiamo la via più erta per Cavalüm e Téi e optiamo per la via erta da Monastéi (895m): salire a Trüsp vuol dire, comunque, percorrere erte vie in ambiente selvaggio, spettacolare, e "bucoso".
erta la via per Sciresa di Sotto...
Siamo leggeri, saliamo svelti lasciando l'auto alle 9.20 a Baséria (616m) nei pressi del bacino della val D'Ambra. Ci incamminiamo in falso piano per il sentiero di fondo valle della val D'Ambra, sentiero più e più volte percorso in questi anni. Passiamo il bivio (segnato da un foglio di carta in una busta di plastica trasparente appesa ai rami) per Cavalüm e Téi, e arriviamo a Monastéi dopo 50 minuti. Ora inizia la salita, quella vera.
Cerchiamo il sentiero, non lo troviamo e stiamo troppo vicino alla riva sinistra del torrente: tanto è sul suo strapiombante balzo sito oltre 150m sopra le nostre teste che dobbiamo arrivare. Consultata la CNS, vediamo che dobbiamo tenere leggermente la nostra destra allontanandoci dal fiume. 
Sciresa di Sotto (1293m)
Sciresa di Sopra (1464m)
Così facendo, e sempre ravanando in salita molto erta, ci ricolleghiamo al sentiero che riconosciamo non tanto dai segni (assenti) quanto dal leggero migliorare della situazione in fatto di foglie e arbusti. Ci godiamo la verticalità della vista delle tre, e ancora inesplorate, diramazioni della val D'Ambra ("lì sta Tecc Stevan, e proseguendo la val Gagnone si arriva alla capanna Efra in Verzasca"). Dopo il breve traverso in piano del balzo del torrente, il sentiero riprende esponendoci la sua ripidità massima.
Sciresa di Sopra, scorcio
In un'ora e trenta minuti dall'auto siamo a Sciresa di Sotto (1293m), una breve pausa, ma lo spettacolo vero è 170 metri più in alto a Sciresa di Sopra (1464m): uno splendido prato (verticale, ovvio) con tanti alpeggi diroccati, testimonianze imponenti della permanenza nel tempo.
La ripidità del sentiero, non potendo aumentare, decresce procedendo da Sciresa di Sotto a Sciresa di Sopra, e ora davanti a noi può esserci il problema di attraverasare i nevai "monster" che nello stesso periodo del 2014 ci hanno impedito di arrivare a Trüsp. Troviamo il primo nevaio sull'attraversamento del torrente a quota 1575m ma è ben poca cosa rispetto a quell'anno, quando si oppose deciso al nostro passaggio: ora sono già parecchi giorni che fa caldo sotto i 2000m, e forse così in basso ha nevicato poco quest'anno. Di pericoli nell'attraversarlo non ce ne sono.
la 'verticale' alpe di Trüsp (1707m)
Passiamo oltre, sempre in traverso, e passiamo altri nevaietti di poco conto, fino a che si entra nella parte bassa del prato al termine del quale, 60 metri di pura verticalità sopra, si trova la baita di Trüsp (1707m).
Dopo 2 ore e mezza dall'auto possiamo rilassarci al piacevole sole di aprile. Il percorso a scendere è quasi identico a quello dell'andata tranne che, sopra Monastéi, teniamo la sinistra e non scendiamo alle baite dell'andata: mi sarebbe piaciuto proseguire per rivedere Munt di Dent (917m) e lo stato del bivacco. Pace, sarà per un'altra volta.
Trüsp, bombi al sole e Pizzo Magn (1329m)
Il ringraziamento per questa piacevole gita, che consente al S.E.I. di aggiungere sul blog "un'altra figurina" (di pregio), va in primis ai patrizi-cacciatori Reto, Cleto, Mirko, ecc. di Personico (e alle loro divertenti foto in baita) e, come sempre, al Presidente del S.E.I. per il costante supporto e incoraggiamento.
Alla prossima!
CP