domenica 14 novembre 2010

Alpe Lago, val Segnara (VB) I

Andiamo in val Segnara, laterale della valle Anzasca, all'alpe Lago, un simpatico bivacco rimesso a posto nel corso degli anni da un gruppo di volontari del CAI Macugnaga.
Si parte da Molini con il sole di un bel sabato di novembre. L'avvicinamento all'alpe Lago richiede la risalita completa della val
Segnara. Il primo tratto del sentiero, sempre molto ben segnato, 131110-lago10procede per balzi seguiti da lunghi percorsi in piano. Dopo una mezz'ora inizia la ripida salita lungo un versante sul lato est
della valle. Ci troviamo nel bel mezzo della faggeta e si cammina tra i colori del tappeto giallo di foglie e della chioma residua degli alti alberi tutto intorno. Un alpe abbandonata segna la metà percorso  prima dell'ultimo strappo fino all'alpe Camino da cui ci si può godere un bello scorcio131110-lago16 panoramico sulle montagne circostanti. Inizia ora la terza parte dell'avvicinamento, il traverso in leggera discesa
per raggiungere la testa della valle e il pianone dove sorge il bivacco, in ombra gia' alle tre del pomeriggio. Pestiamo lo strato di neve molliccia caduta nei giorni precedenti per raggiungere il complesso di baite in pietra dove sorge l'alpe Lago.
Il rifugio è in buone condizioni, posto tappa del GTA molto conosciuto dai tedeschi. Iniziano le attività dell'arrivo: Stefano accende subito la stufa per iniziare a cuocere lentamente il cotechino, regalo dello zio di Andrea e piatto forte della nostra cena da califfi, poi tutti in ordine sparso a fare legna: Nando va a collaudare la sega nuova che lasciamo in dono al bivacco; Andrea, Stefano e io facciamo lo stesso, trascinando qualche tronco lasciato appena fuori che tagliamo con la sega in dotazione. Come nostro solito, in pieno spirito S.E.I., facciamo parecchia legna allo scopo di lasciarne secca e pronta per chi ci seguirà.
141110-lago28 Dopo il the pomeridiano inizia lo svacco: Stefano si gode lo splendido
tramonto delle 17.00, Andrea e Nando si riposano e io bighellono un po' dentro e un po' fuori tra l'aria tersa e le ombre della sera che scende. Con la stufa scoppiettante ci si prepara per la cena: polenta, tante verdure, cotechino e due bottiglie di vino (che ormai ci paiono troppo poche).
Il giorno dopo il tempo e' brutto e uggioso, rimettiamo a posto  e torniamo alla macchina con lo stesso percorso dell'andata ma in
una situazione climatica molto diversa: grigio umido avvolgente.
E' la seconda volta che torniamo qui: la prima volta e' stato durante il
ponte del 1 maggio del 2008 ed era con noi anche il Presidente. In quella occasione abbiamo conosciuto Denis e altri amici che hanno prestato tempo e braccia alla ricostruzione dell'alpe, il loro lavoro e' documentato nelle foto entrando nel rifugio a destra. In quella occasione abbiamo sperimentato la loro splendida ospitalita'. Questa volta, peccato, non erano con noi: sara' per la prossima.
Marco "CP"