sabato 21 maggio 2011

Alpe Cognora, val Verzasca (TI)

Finalmente un bel gruppo! Siamo in ben sei persone e la meta di questo giro e' l'alpe Cognora, una capanna per noi nuova in val Verzasca. Anche questa volta sappiamo che ci bagneremo, fa caldo, e i temporali sono inevitabili. Siamo in tanti anche perche' c'e' da salutare Stefano, socio fondatore del SEI della primissima ora e creatore del blog. Se ne andra' per 6-7 mesi all'estero e chiude con questo giro il suo anno con noi altri compagni di merende. Nella tarda mattinata di sole arriviamo a Sonogno (918m) e lasciamo le vetture nel posteggione a pagamento (una quindicina di franchi a vettura fino a domenica) all'inizio del paese. Ci incamminiamo per la strada che, in piano, si inoltra per la val Vegorness su strada asfaltata, prima, e poi sul classico pave' anti-ghiaccio. Siamo insieme a molte persone a fare questa passeggiata di fondovalle e dopo circa trentacinque minuti troviamo l'indicazione a destra per l'alpe Cognora. Lasciamo la strada che, ancora per un bel po', prosegue fino all'attacco del sentiero per l'alpe Barone dove qualcuno di noi è stato.
Il sentiero, pam!, si inerpica subito e ci ripara dal sole entrando nel bosco poco prima del traverso orizzontale al termine del quale inizia la seconda, e altrettanto ripida, parte del sentiero. Si tratta, complessivamente, di 1000 metri di dislivello molto diretti su sentiero ben segnato e, in molti punti, anche rifatto e rinforzato da gradini in legno: particolare questo che fa pensare che lo usino per gare di corsa in montagna. A causa dei numerosi pezzi esposti il sentiero e' infattibile o, almeno, risulta molto impegnativo durante l'inverno. Sale ripido sempre, concedendo ben poche pause per ammirare il panorama di fondovalle e del bosco. Dopo il traverso, nel punto dove il sentiero passa il torrente, ci fermiamo per delle foto di rito e per ammirare, in alto, i numerosi salti ben visibili che delineano la sua sinuosa cascata.
alpe di Cognora (1938m)
Dopo un'ora e mezza dall'attacco della salita i primi di noi arrivano all'alpe Cognora (1936m) e trovano ben due gruppi di persone che han fatto la salita qui durante la prima mattinata evitando, a differenza di noi, la pioggia.
Dopo qualche tempo siamo il solo gruppo a restare. La tentazione di andare subito al Passo di Piatto e' forte per me e Stefano. 
Passo di Piatto (2111m) e Pizzo Forno (2907m)
Dal Passo di Piatto si vede bene il punto dove sorge l'alpe Sponda (in cui siamo stati a marzo 2010). Dalla Cognora e' infatti possibile collegare diversi giorni di permanenza sui monti, passando per la Sponda fino a Campo Tencia. Il sentiero da Passo di Piatto alla Capanna Barone, invece, e' dato come alpinistico. Non si vede assolutamente dove passa sotto le pareti verticali che ne costituiscono l'aereo scenario. Nel momento in cui Stefano e io ci godiamo la vista sul Laghetto e il panorama dal Passo, due tosti slovacchi incontrati in precedenza lo stanno percorrendo per andare a dormire in Barone, ma non riusciamo a vedere neanche loro.
Torniamo indietro, e dopo una partita a scopa che non si faceva da parecchie gite, inziamo i preparativi per la cena che vede il gradito ritorno della focaccia da impastare e cuocere nel forno della stufa. 
Ci diamo dentro con pizzoccheri, formaggio, e brindisi a volonta' al SEI e alla partenza di Stefano.
La mattina dopo conosciamo il signor Guidotti, il guardiano, che e' salito per aprire prima del tempo ufficiale (1 giugno) l'acqua all'interno della Capanna, e dichiarare cosi' aperta e agibile la Cognora agli escursionisti per la stagione 2011. Anche l'altro Stefano, Alessandro e Adriano vanno al Passo di Piatto. Prima del pranzo iniziano ad addensarsi nubi le quali si sfogano, come ieri, intorno all'una. Aspettiamo di scendere per un'oretta ingannando il tempo con una ulteriore e salutare mano di scopa. Quando smette di piovere raccogliamo i bagagli e andiamo, essendo ormai pronti da tempo.
Il tempo di firmare il registro e di fare i ringraziamenti alla Societa' Escursionistica Verzaschese, al Patriziato di Sonogno e al nostro Presidente SEI, e ci avviamo per la discesa del ritorno a casa. Lungo la strada di fondovalle incontriamo gli slovacchi che, come unico aggettivo per definire il sentiero Cognora - Barone (fatto in sette ore), usano "tough".
Marco "CP"

domenica 15 maggio 2011

Alpe Gariss - Patriziato di Preonzo (Ti)

Dopo oltre un mese dall'ultima gita SEI non ne possiamo piu' di attendere, e anche con il maltempo che si annuncia decidiamo che si va, in un posto facile, ma si va. Optiamo per l'alpe Gariss (1422m), capanna del Patriziato di Preonzo, in val Moleno. E' questo un "buco" assolutamente non rischioso in caso di pioggia. Siamo solo in tre e facciamo ritorno in un posto gradito dove, quattro anni fa, siamo stati in compagnia dell'amico Claudio prima che si trasferisse all'estero. L'alpe Gariss e' una bella capanna, fruibile solo durante l'apertura (da maggio a ottobre), dotata di tutti i comfort: tanta legna, ampia possibilta' di tagliarne in legnaia o raccoglierne fuori, stufa, cucina a gas, coperte, acqua corrente sia dentro che fuori, wc. Partiamo da casa con il  sole, e lasciamo l'auto a Moleno ancora con il sole che occhieggia dalle nubi minacciose. La salita non presenta difficolta'. Parte decisa da Moleno, e incrocia due bivi: il primo segnalato da un cartello "storico" (il sentiero principale) con un lungo elenco di luoghi da raggiungere e il secondo con scritto (a mano) solo "Bolgri", ed e' quello che prendemmo l'anno scorso, scendendo, per iniziare la lunga traversata alpe Lai - alpe Vercasca (giro documentato nelle escursioni di Maggio 2010). 
Procediamo seguendo il sentiero che, piu' in piano, giunge al bel ponte sopra il torrente. Il luogo invita naturalmente alla sosta e alle prime foto. Il sentiero, sempre con salita dolce, costeggia il torrente fino all'alpe di Lai.
Quest'alpe, spartana, sempre aperta, con letti e un bel camino, sorge in un posto molto suggestivo (un vero "buco") tutta circondata dal bosco che ora e' in veste di un verde lucente. Troviamo tre persone che lavorano per il Patriziato alla manutenzione dei sentieri qui intorno. Apprendiamo da loro che i lavori dell'alpe Cusale procedono, e che probabilmente quest'anno, dopo il tetto,riusciranno a fare anche il pavimento. Aumenteranno, quindi, i posti tappa qui intorno. Non pochi per una valle da circa 150 passaggi all'anno! Meta' dei quali sono dei locali...Dopo la ripartenza dall'alpe di Lai il sentiero sale piu' deciso per girare attorno al costone che ci separa dalla piana dove sorge l'alpe Gariss che, come ricordavo l'ultima volta, si trova in cima ad un panettone. Quella volta abbiamo incontrato qui una coppia di pastori, lui friulano, lei australiana, che lavoravano dietro alla loro  mandria di pecore, animali di cui ora non c'e' piu' traccia. Siamo fortunati, arriviamo senza esserci bagnati perche' la pioggia arrivera' solo un paio d'ore dopo quando, dopo il te', decido di salire per altri 200m per andare all'alpe Cusale per vedere lo stato di avanzamento dei lavori: ottimo il tetto che han fatto, pero' dentro e' ancora tutto da iniziare.  
Torno giu', senza uscire dal bosco a mani vuote, ma scoprendo solo a cose fatte che i legnetti per accendere il fuoco erano custoditi nell'ultimo cassetto in basso della stufa, e dopo che anche Nando ne aveva ricavati un po' lavorando "di fino" con la roncola in legnaia. La pioggia scrosciante di meta' pomeriggio ci conferma che saremo solo noi in baita durante la notte e ci accingiamo a preparare una buona cena: risotto con i funghi, affettato ed emmenthal, oltre l'immancabile contorno caldo di verdure. Poi, a cena conclusa, approfittiamo della fornitura di ammazzacaffe' presente e consumiamo un po' di vodka(!). Siamo a dormire prestissimo, ci svegliamo dopo 11 ore di meritato riposo per recuperare dalle fatiche settimanali. Non facciamo praticamente nulla domenica, se non preparare il pranzo, rimettere a posto, e prepararci per scendere presto, contenti di aver scamapato le lavate che ci aspettavamo. Ringraziamo, oltre il nostro Presidente, il patriziato di Preonzo per il lavoro di manutenzione qui e nei dintorni.
Alla prossima!
Marco "CP"