domenica 7 dicembre 2014

alpe Peurett - salita e discesa

Finalmente uno spiraglio di bel tempo e, in un numero insolitamente elevato di partecipanti, partiamo alla volta di Claro per salire all'alpe Peurett (1742m) sotto il Pizzo di Claro (2727m), pizzo in cima al quale prima o poi mi dovrò pure avventurare...
900m ed è subito bel bosco
Dopo esserci informati sulle condizioni per la permanenza presso il Patriziato di Claro, il luogo di questa nuova gita S.E.I. viene scelto sulla base della novità ("una figurina nuova nell'album delle capanne"), della possibilità del giro domenicale e dell'esposizione particolarmente felice in questa stagione di passaggio. La presenza del lago di Canee (2198m) a poche centinaia di metri dal rifugio invoglia addirittura qualcuno a portare con sé una canna da pesca...
Sappiamo che appena sopra il paese di Claro c'è una sbarra e, con nostra sopresa, la tariffa per percorrere la cantonale che porta al monastero o a Maruso e Moncrino è aumentata di brutto! Ora siamo a quota 10 CHF (o 8 euro) per ogni automobile... Ma tant'è. Lasciamo l'auto a  quota 817m in uno spiazzo per il parcheggio e, dopo esserci assicurati che quello fosse il sentiero giusto (nessun segno...abbiamo chiesto a un motociclista), inziamo a salire alla volta di Bens (1150m). 
Bens (1150m circa)
Fin da qui sotto notiamo che il sentiero è perfettamente agibile e ben mantenuto. Inoltre, dato che da diversi anni si corre da Claro al pizzo (2500m d+), si notano spesso i segni per i corridori che permettono di tagliare quando il sentiero normale si dilunga in pieghe e tornantini. Arriviamo a Bens in pieno sole con il panorama che spazia sulla Riviera e sulla Leventina: splendido, come anche la vista dei "buchi" in primo piano di fronte a noi.
Da qui inizia il tratto più erto, con 350m buoni di salita veramente ripida, ma mai pericolosa, lungo il bosco. Siamo quasi in cima al tratto ripido che una presenza fuggitiva ci appare: un giovanotto corre rapidissimo in discesa a torso nudo. Gli chiedo se al lago Canee ci sia neve, e si disperde subito svelto dopo essersi molto gentilmente fermato per rispondermi. Finalmente, 30m sotto la capanna, compaiono i primi cartelli con i toponimi: siamo arrivati al sentiero che collega, stando in costa, l'alpe di Pèu con la capanna Brogoldone sotto il Pizzo di Molinera.
sotto l'alpe Peurett
Alle ore 14.00 circa siamo sul posto, dopo un paio d'ore dall'auto. Il luogo dove sorge l'alpe di Peurett è una splendida radura anche in questa stagione assolatissima. Riconosciamo sopra di essa il posto dove, incastonato, è presente il laghetto di Canee. I primi entrano in capanna, qualcuno indugia fuori tanto è piacevole il sole. Voci da dentro dicono che non c'è la legna, strano - si pensa - perché il Patriziato ci ha assicurato che ci fosse... Cerca che ti ricerca, effettivamente, la legna manca. Leggendo il libro del rifugio (alpe che conta pochi pernotti all'anno) si nota come già in agosto un escursionista annoti la mancanza di legna. Prese in esame le diverse possibilità (andare al Motto, andare giù, stare comunque, andare a Pèu a cercare legna) decidiamo di tornare a casa.
i sodali del giro
Siamo un po' mogi, ma come spesso accade a chi vede questi contrattempi come delle possibilità, ripassando per le baite sopra Bens incontriamo un signore di queste parti al quale raccontiamo l'accaduto (è uno del Patriziato!) e, anche grazie alle spiccate doti di pubbliche relazioni S.E.I., siamo invitati per una merenda nella baita di due simpaticissimi giovani di queste parti che con caffè, panettone, torta, nocino, vino  e grappa, allietano il nostro pomeriggio. 
dopo il bosco, il lago Canee (2198m)
Tornati alle auto decidiamo comunque di passare la serata insieme auto-invitandoci da Alessandro (che si presta comunque volentieri) per consumare i generi alimentari ed enoici previsti per la gita. 
Prima dei saluti, e del ringraziamento al Presidente S.E.I, ricordiamo la seconda nota dolente della gita. In discesa nella parte ripida, Elena, scivolando, ha appoggiato male il polso procurandosi una dolorosa slogatura.
il sodalizio a cena
Ne avrà per sette giorni di fasciatura. Il S.E.I. tutto le rivolge i più sentiti auguri di pronta guarigione e di pronto rientro nelle nostre gite! E anche per questa volta, è tutto.
Evviva il Presidente!
Evviva il S.E.I.!
CP