domenica 21 maggio 2017

Val di Moleno e cap. Gariss

Uno, due, dove si va? Tre, andiamo in capanna Gariss.
Il sentiero che porta al rifugio parte dal basso, da Moleno. La giornata fresca consente una salita piacevole nelle boscose pendenze che permettono successivamente di incunearsi nella val di Moleno vera e propria. Il cielo è soleggiato con leggeri rinforzi di vento da nord. Perfetto.

Dopo aver effettuato un traverso parzialmente in discesa chiusi nelle asperità della conca, raggiungiamo un ponte di pietra dal quale si ammirano una serie di cadute d'acqua: proprio sotto il ponte, il riale precipita per decine di metri attraverso pareti di roccia colorata e limata dal tempo. La cascata, le cascate, imprimono e dominano il suono nella valle. Verso sud-ovest si cominciano a vedere squarci di montagne innevate. 

Passiamo la capanna alpe di Lai, e il nostro sentiero lascia il torrente principale per arrampicarsi verso una valle laterale. Ancora solo salita nell'oscura foresta.
Ad un tratto torna la luce forte del sole che saetta attraverso i rami più radi per poi divampare nella valle dove è contenuta la capanna Alpe di Gariss. Sembra impossibile che in questi ambienti austeri possano formarsi conche di tale moderata grandezza.

Il rifugio è di proprietà del Patriziato di Preonzo, si trova a 1422 m, a circa 1200 m dal paese di Moleno. La struttura fornita sapientemente di coperte, legna, stufa, pannello solare e gas, è aperta da maggio a ottobre.

Dopo essere rimasti abbondantemente allungati sotto il sole di maggio, cominciano i preparativi culinari serali. Come spesso succede il SEI non sfigurerà neanche questa volta.

Il giorno successivo è ancora più limpido di quello precedente. Come da programma saliamo fino all'alpe Cusale (1640 m) dalla quale si vedono il Claro e, pare, le cime della val Pontirone. Nei magri pascoli dove ci troviamo, i nevai sono vicini e la vegetazione sta cominciando a riprendere il suo corso.  
Il Generale Inverno riposa per un poco.

-uc