domenica 4 gennaio 2015

capanna d'Alzasca e lago omonimo

Il 2015 si apre per il S.E.I. con una gita di prima categoria: andiamo in capanna d'Alzasca (1760m, valle Maggia), luogo che molti anni addietro già vide il Presidente(!), Nando e Andrea.
in ombra, tra pareti di granito e scale
Per questa escursione siamo in tre, la formazione invernale delle grandi occasioni: Esteban, CP e l'ottimo Steacco, simptizzante S.E.I. di prima categoria anche lui.
Per salire in capanna d'Alzasca occorre arrivare a Someo, paese nel fondovalle della prima parte della valle Maggia, scendere verso il fiume e attraversarlo su un lungo e curioso ponte tibetano, camminare in piano per un'altra ventina di minuti e poi, bam!, armarsi di pazienza e fiato per fronteggiare i primi 750m di dislivello sulle tipiche, e ripide, scale scavate nel granito attraverso le quali guadagnare le corti situate a partire dai 1124m. 
corti varie della valle del Soladino
Da qui, la seconda metà del dislivello si copre in salita decisamente piu' dolce e, se non si è partiti troppo tardi, stando anche al sole che in questo periodo bacia il versante esposto a sud fino a dopo le ore 14.00.
In rete si trovano molte relazioni che indicano come la capanna d'Alzasca sia un luogo che si protegge da solo molto bene in assenza delle condizioni ottimali per salire. Ma oggi il meteo ci aiuta: le condizioni sono splendide! Terso e caldo per la stagione, con molto vento in quota. Restiamo all'ombra per la prima ora e trenta minuti, ma saliamo bene. Lungo le scale è tutto un susseguirsi di cappellette votive. Addossati come siamo a ripide pareti di granito siamo ben riparati dal forte vento che soffia, vento al quale non si può impedire di accumulare tante foglie in molti punti che, domani, troveremo di difficile percorrenza lungo la erta discesa.
luci e ombre a Corte di Fondo(1545m)
Arrivati sopra i 1100m il paesaggio si illumina: abbiamo raggiunto il compagno di viaggio che attendavamo, il sole. Si fa pausa con frutta secca presso Corte di Sotto (1124m) prima di ripartire pesatando finalmente non più pietra ma la nuda terra ammorbidita dai tiepidi raggi. Di neve, qui, nemmeno l'ombra.
Saliamo e raggiungiamo Rotonda (1350m) da dove ci aspettavamo di essere condotti più in alto per passare da Corte Nuovo (1640m) evitando così il traverso del riale della val Farinella nel punto più stretto e ripido che ora può presentare del ghiaccio. In realtà da Rotonda non ci sono deviazioni facilmente visibili che salgono, e allora non le cerchiamo neppure e proseguiamo dritto.
il tramonto dalla capanna d'Alzasca
Da quota 1500m, appena prima dell'attraversamento del secco riale, appare la neve anche nel versante al sole: per fortuna è poca e non ghiacciata, si lascia pestare. Andiamo avanti senza grossi problemi e, a circa 30 minuti dalla capanna, incontro una delle volontarie del Club Alpino Svizzero di Locarno che, a turno, controllano la capanna dopo gli avvenimenti che hanno portato nientemeno dei ladri a scassinare la cassaforte. Parla tedesco e la segue un bel cagnetto che ricorda tanto il mio Febo...
Arrivo 20 minuti dopo i due precursori impiegando in tutto 3h 50min dall'auto, pause incluse. 
domenica mattina, verso il lago
La capanna è un gioiellino! In inverno la stanza principale è contenuta da una parete mobile nella prima metà della stanza complessiva rendendo il tutto molto meno dispersivo e più funzionale. C'è un'ottima stufa dotata di forno (dettaglio fondamentale per le nostre focacce!), fornelli a gas e tutto l'occorrente per la cucina.
All'esterno sta una grandissima legnaia. Stiamo bene e comodi, ci diamo al tè del pomeriggio e all'impasto per la focaccia mentre fuori cala la notte. Un incidente capita ai porri che abbiamo portato fino a qui, ma per fortuna l'esplorazione dei dintorni ha successo e vengono prontamente sostituiti da una cipolla e un piccolo porro rimediati in loco. Ceniamo con il consueto primo piatto caldo che segue all'antipasto di focaccia e prosecchino: nu babà.
lago d'Alzasca(1855m) e b.tta di Doia(2054m)
La temperatura del dormitorio al piano di sopra è abbastanza bassa, e ciò ci scoraggia dal dormirci. Portiamo materassi e coperte giù di sotto. Prima di andare a dormire puliamo tutte le stoviglie per essere pronti il giorno dopo a una bella escursione nei dintorni.
Al mattino il meteo è meglio del giorno prima: niente vento, tutto terso. Saliamo nella neve fino alle caviglie cercando di seguire il sentiero che porta al lago d'Alzasca, ma niente da fare. Dopo un po' iniziamo a salire a caso e più in alto. Per fortuna saliamo in buona neve, in molti punti compatta se non ghiacciata. Sopra i 1900m si delinea uno spettacolo!
b.tta di Cansgei(2036m)
L'anfiteatro che contiene il versante sud del Pizzo Alzasca(2262m) è tutto assolato, sotto di esso il lago d'Alzasca (sempre in ombra in questa stagione) circondato da aspre cime aguzze dove faccio fatica a trovare dove possa essere la b.tta di Doia(2168m) e la b.tta di Molinera(2292m). Invece tutto chiaro è per la posizione della b.tta di Cansgei(2036m) dove, calzati i ramponi, facciamo tappa prima di scendere a Corte di Sotto(1917m) luogo in cui si ricompatta il gruppo. Dopo oltre due ore siamo in capanna, giusto in tempo per un veloce pranzo freddo, del thè e la rassettata finale.  
capanna d'Alzasca (1760m)
Con tutto a posto salutiamo questo luogo bello sul serio e scendiamo. In 2h e 50min siamo in auto, appagati dalle due splendide giornate.
Un ringraziamento al C.A.S. di Locarno perché tiene aperta tutto l'anno la capanna nonostante la tristezza dei recenti avvenimenti. Per finire, un pensiero al S.E.I. e all'anno che inizia: auguri a tutti e che le prossime gite continuino nella scia di tanta bellezza fin qui incontrata!
Evviva il Presidente!
Evviva il S.E.I.!
CP