Dopo aver costeggiato brevemente la valle principale, il gruppo SEI si intrufola nella stretta valle Tomè. Una valle selvaggia, ricca di boschi che si precipitano nelle acque trasparenti del torrente omonimo. Anche se è autunno avanzato, diversi di noi si attivano per raccogliere castagne e alla ricerca di funghi. Il sentiero sale con una moderata e costante ripidità, permettendo raramente di ammirare il severo paesaggio circostante formato da vegetazione, massi franati e pareti rocciose. Solo in prossimita' della Capanna la valle si apre, mostrando le sue cime recentemente
Una volta accesa la stufa per il tè verde portato da Ceylon e ricomposto il quintetto che in salita si era sfaldato, sotto un sole accogliente, un'ottima temperatura e un panorama che conferma la fine dell'estate, si consuma un frugale ma solido pranzo.
Nel primo pomeriggio visitiamo il vicino lago Tomeo, profondamente incassato tra cime che
La mattina seguente il gruppo ha un piano ben preciso, quello di tornare a Broglio per una valle il cui nome è tutto un programma: Val di Pertüs. La Capanna viene pulita ed
Scendere nella valle di Pertüs risulta meno facile causa la neve sfaldata che raggiunge almeno i 40 centimetri di profondita'. Di seguito percorriamo orizzontalmente l'anfiteatro della valle alla ricerca del sentiero che conduce in basso. Qui incontriamo dei cacciatori che ci indicano approssimativamente la direzione per scendere. Dopo aver ravanato un poco troviamo la via e fisicamente ci precipitiamo nell'angusto pertüs conducente verso quote inferiori. Molto
Verso la fine della valle si incontra la strada sterrata che porta in alto verso la Cap. Soveltra ed in discesa a Monte di Predee (1001 mt.). Al termine del pranzo al sacco, il gruppo SEI si muove in direzione Vallemaggia, non prima di aver raccolto funghi e castagne ed aver confuso temporaneamente il sentiero alto che conduce a Broglio.
Circolare "superbucosa" (e non solo) Tomè-Pertüs-Prato portata a termine con soddisfazione!
Esteban