Negli ultimi anni in autunno sono diventato pigro: è il periodo in cui si concentrano le mie lezioni all'università, sono spesso stanco, non ho voglia di alzarmi presto, molto spesso va a finire che passo i fine settimana a cucinare, invece che a camminare. Stavolta però si sono verificate una serie di coincidenze favorevoli: moglie a casa (può aiutare lei le figlie nei compiti), meteo-che-più-bello-non-si-può (almeno a sentire le previsioni), possibilità di provare la nuova macchina fotografica nel periodo in cui i colori autunnali sono al top.
Nonostante molti soci siano già reduci dall'uscita alla Cristallina della domenica passata, decido che non si può lasciare passare un'occasione così e con un po' di fatica riesco a mettere assieme un gruppetto di simpatizzanti ai quali propongo (o forse sarebbe meglio dire "impongo") il ben noto giro Forcola-Campel,
Pizasc (2591m) |
senza traversate strane: andata e ritorno dalla stessa strada, dormendo al bivacco della Forcola. So che dal punto di vista del paesaggio è una meta che non può deludere. Accordo trovato: saremo in 4 per il sabato, poi in due scenderanno e solo in due resteremo per il pernotto e la missione-Campel.
In realtà alla partenza il tempo non si rivela bello come sperato: per tutto il pomeriggio di sabato si alternano nuvolaglia e brevi schiarite, ma l'atmosfera, su alla Forcola, è in generale piuttosto malinconica; anche le montagne della val Bregaglia appaiono per lo più incappucciate da nubi basse. Addirittura, verso sera, due gocce di pioggia ci fanno rientrare in rifugio a preparare la cena.
In realtà alla partenza il tempo non si rivela bello come sperato: per tutto il pomeriggio di sabato si alternano nuvolaglia e brevi schiarite, ma l'atmosfera, su alla Forcola, è in generale piuttosto malinconica; anche le montagne della val Bregaglia appaiono per lo più incappucciate da nubi basse. Addirittura, verso sera, due gocce di pioggia ci fanno rientrare in rifugio a preparare la cena.
Pizzo di Prata (2727m), Punta Sfinge (2802m), Ligoncio (3032m), Sasso Manduino (2888m) |
La serata scorre piacevolmente assieme ad altri due gruppi di escursionisti che, per una volta, ci battono nella quantità e complessità delle preparazioni alimentari (però, to tell the truth, eravamo in formazione ridotta).
Uscendo un attimo prima di andare a dormire noto un cielo in parte stellato e sento che il vento si sta alzando: buon presagio per una domenica che non deluderà.
Campel Alt (2020m) e Alp de Bon (1811m) |
Cime del gruppo dell'Adula |
Foto a raffica, una controllata alle condizioni del rifugio (tutto ok, acqua chiusa all'interno ma fontana fuori ancora funzionante), nuova breve sosta sul passo di Campel, e quindi ritorno quasi per la stessa strada. Il "quasi" sta a significare che, arrivati giù dalla scalinata ci facciamo tentare (ancora una volta) dalla traccia orizzontale che parte dalla scritta alla base (ometti) e che (dovrebbe) permette(re) di risparmiare un 20-30 metri di ulteriore discesa e successiva risalita.
sontuosa sfilata, da sx:, Cima di Castello, Sciore, Bondasca, Cengalo, Badile, Gruf, Prata, Ligoncio, Manduino, ... |
Peccato che, come già successo in passato, a un certo punto perdiamo la traccia e dobbiamo ravanare tra i rododendri (su terreno comunque facile) fino a ritrovare il sentiero segnato per la Forcola. Durante la discesa nient'altro da segnalare se non l'atmosfera ovattata dalla nebbia (il mare di nuvole che appariva dall'alto) nel tratto tra l'Alpe Buglio e Dardano.
Nando