sabato 31 ottobre 2009

Valgrande autunnale (VB) I


Questa è una delle escursioni classiche in Valgrande, specialmente adesso che la rete di bivacchi è così ampia. Fatta in autunno sicuramente acquista un fascino particolare.

Primo giorno. Da Patqueso, a metà della strada della Val Loana, si scende nel fondovalle. Attraversati i torrenti Loana e Basso si percorre la Valle del Basso sulla vecchia mulattiera (che a quanto pare sarà presto sostituita da una strada...) fino all'alpe Erta. Di qui si sale prima all'alpe Bondolo e quindi alla bocchetta di Vald. La discesa all'alpe Vald (di sopra) è su terreno facile e sentiero molto ben segnalato con ometti (evidentemente c'è qualcuno che ha cura del territorio). Questa prima tappa, con condizioni di neve sicure, pare facilmente percorribile anche d'inverno (fatica a parte).

Secondo giorno. Da Vald si segue il sentiero scendendo fino al fondovalle. Si guadano il rio Biordo e il rio di Valle Rossa. Quindi un lungo traverso porta in La Piana. I guadi possono essere delicati in caso di piena. Inoltre il tratto tra i guadi e specialmente la prima parte del traverso verso in La Piana vanno percorsi con attenzione in caso di pioggia (e li ritengo pericolosi con neve o, peggio, ghiaccio).

Terzo giorno. Da in La Piana si risale a Scaredi e si scende in Loana sul percorso della traversata "classica°, che in condizioni normali non presenta alcuna difficoltà. Allo stato attuale, l'inagibilità della passerella presso in La Piana può creare problemi anche seri in caso di forte piena (soprattutto per chi dovesse arrivare di sera da Scaredi e trovarsi impossibilitato a guadare).

La nostra gita è stata particolarmente gratificante per le particolari condizioni meteorologiche, che hanno reso ancora più variegati e spettacolari i paesaggi. Si è passati dai giochi di luce e nebbia del primo giorno al sole splendido del secondo alla neve del terzo. L'escursione è ovviamente fattibile in due giorni. Noi ne avevamo tre e li abbiamo sfruttati per aggiungere un'escursioncina in Val Gabbio e godere più a lungo della bellezza dei luoghi.
Nando

2 commenti:

  1. "(evidentemente c'è qualcuno che ha cura del territorio)"

    Un eufemismo per dire che c'e' ci pansa Gianfry. Abbiamo approfittato della sua compagnia, e molti suoi insegnamenti ci sono compagni di strada anche ora (come, "dal bosco non si esce mai a mani vuote", oppure "la bottiglia di vetro come porta candela e' solo una scusa per non portarsi giu' la pattumiera che si fa in bivacco")

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  2. Circa i guadi del secondo giorno. Poiché ho portato Febo con me (la sorella Nike è restata a casa) che all'epoca aveva 6 mesi, ho visto come si comporta a guadare i fiumi. Ha una paura nera!!! E' rimasto fermo e piangeva mentre Gianfry e io ci allontanavamo (Stefano e Nando erano già via da un po'). Poi, visto che non guadava, è andato a prenderlo Gianfry. Povero Febo... Nei guadi successivi l'ho sempre preso in braccio

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