domenica 3 marzo 2013

rifugio Chabod - Valsavarenche

La partenza di questa nuova due giorni S.E.I., la gita più seria dell'inverno 2012-2013, avviene dal parcheggio in località Pravieux (1834m) in Valsavarenche, Valle d'Aosta. Siamo in quattro, la formazione tipo dell'inverno: due soci S.E.I. e due simpatizanti senza i quali gli inverni S.E.I. sarebbero davvero tristi...
per il bosco a quota 1950m
Anche nella ghiacciaia del fondovalle il clima si prospetta mite e il cielo sopra le nostre teste è totalmente sereno. Qui incontriamo un folto gruppo di aostani (e non solo) diretti verso la nostra stessa meta: il rifugio Chabod (2750m).
Dopo aver superato il gruppo, raggiungiamo Lavassey (2194m), un alpeggio immerso tra i larici e gli abeti con casotto PNGP. Via via salendo lo strato di neve si fa più alto, comunque il sentiero è ben tracciato.
Lavassy, casotto PNGP (2194m)
A circa quota 2300m, a metà di un punto piuttosto in pendenza al di fuori ormai dal bosco, ci accorgiamo che la traccia su neve fresca e profonda torna indietro, così tocca in particolare ad uno di noi buttarsi letteralmente in avanti per aprire il passaggio verso il rifugio a tutti quelli che seguono. Conviene infatti, per chi ha le ciaspole, tenersi sulla via di cresta fino ai 2500m e imboccare decisamente la via più diretta su per l'ultimo colle per gli ultimi 250m.
2300m ca, e da qui si traccia...
L'ambiente ed il paesaggio, ora arricchito dalla splendida parete nord-ovest del Gran Paradiso, allietano la fatica della lenta ascesa. La montagna di 4061 metri di altitudine, che offre il nome al primo parco nazionale italiano, domina come perla centrale il diadema di cime e becche aguzze poste quasi a suo corollario. Alti ghiacciai risplendono di azzurro chiaro in mezzo dell'anfiteatro sotto il quale è posto il rifugio. 
Herbétet (3778m) e rifugio Chabod (2750m)
Dopo qualche ora siamo in vista del rifugio Chabod con CP che chiude in 3h e 5min, 15 minuti dopo i precursori. Dietro la costruzione principale del rifugio si trova il suo chalet invernale sempre aperto che consta di 33 posti letto muniti di coperte, stufa a legna, legna, gas, una modesta ma funzionale attrezzatura da cucina: insomma tutto l'occorrente per un pernottamento adeguato, anche in circa 20 persone come questa volta. In inverno, ovvero quando non è gestita, nella baita non funziona l'energia elettrica né si trovano candele.
Gran Paradiso (4061m)
Il frugale pranzo si svolge nel caldo sole fuori dal rifugio mentre, alla spicciolata, iniziano ad arrivare le persone del gruppone con le quali iniziamo a fare conoscenza. Le prime bozze di vinello in borraccia fanno la loro scomparsa. La fase preparatoria della cena serale parte dal tardo pomeriggio e consta di polenta (v)uncia come piatto forte. Per ragioni di assenza forno, questa volta, facciamo a meno della focaccia impastata, lievitata e cotta in loco.
Scopriamo che siamo in compagnia di un gruppo di amici che, sempre, durante il primo fine settimana di marzo viene su allo Chabod per passare una due giorni. 
foto di Paolo, incredibile cielo stellato
Durante la chiaccherata serale vengono fuori gli interessi comuni, in particolare viaggi in Asia e Sud America, e musica. All'esterno fa bella mostra di sé un cielo stellato incredibile che sembra sorridere benevolo alla nostra presenza. Si fa bisboccia fino a che, letteralmente, si crolla per poi darsi al riposo dei giusti fino all'indomani.
domenica ore 9.30: fuori!
Il giorno è subito terso e alle 9.30 seguiamo sei persone del gruppo che vanno verso il bivacco Sberna posto alla chiusura di una cornice di monti sotto l'Herbétet. Ci dicono essere un gabbiotto di lamiera situato in un posizione da autentico nido d'aquila a 3400m circa.
sorge il monte Bianco (4810m)!
Pronti? Andiamo! Sopra il rifugio la neve è fresca, e meno male che i due ciaspolatori S.E.I. vengono "tirati su" dal restante del gruppo che traccia con gli sci la pista da seguire. Inizialmente pieghiamo a sinistra, e poi è tutto un circolare giro attorno agli avvallamenti prodotti dagli accumuli di neve ventata. Arriviamo sotto al ghiacciaio di Montandayné per l'ultima diagonale in ombra dalla quale usciamo, nuovamente al sole e in quota con l'arrivo, sotto il muro di rocce che costituisce il bel contrafforte di cime aguzze e impervie tra l'Herbétet e il gruppo di cime del Piccolo Paradiso.
la colonna in marcia
Si scorge lo Sberna! Ben nascosto fino all'ultimo, si trova dove si chiude la cresta che, da piatta, inizia a salire prima di saldarsi contro il lato sud-ovest dell'Herbétet. L'accesso allo Sberna, senza ramponi e piccozza, è proibitivo: ricorda un po' l'accesso all'invernale della capanna Scaletta (p.sso della Greina, CH).
Il gruppo si ferma e si riposa, ma poiché la giornata è già piuttosto avanti decido che sono soddisfatto e mi incammino in discesa verso il rifugio quando, girandomi, mi accorgo che un intrepido sta accedendo al bivacco! E' Andrea che, avendo
bivacco Sberna (3414m)
messo i rampant sotto gli sci (come ci racconterà in rifugio mentre ci aiuta a terminare la polenta della sera prima), raggiunge il bivacco trovandolo inaccessibile per la neve che lo ricopre. Una volta giù pranziamo, rimettiamo tutto a posto, chiudiamo finestre e gas, e lasciamo per ultimi il posto. In discesa incontriamo numerosissime persone che, insieme al caldo, han contribuito a togliere quasi completamente la neve dalla parte di sentiero dalla strada fino a 2000m.
3350m ca, meritato riposo
A Degioz facciamo conoscenza con la signora Titti: ci siamo sentiti per la riservazione ed è lei che gestisce da parecchi anni il posto. Tornerà su dal 23 di marzo per l'apertura della stagione scialpinistica. 
Le segnaliamo alcune mancanze nell'invernale (mancano presine, mestolo e libro del rifugio) e l'avvistamento di un paio di topolini che hanno inferto, per ora, danni alla sola parte esterna della dispensa. Materassi e coperte sono ok.
La salutiamo ringraziandola: un'uscita in un posto così ce la ricorderemo a lungo. Un grazie conclusivo, come sempre, al Presidente e anche agli amici che hanno trascorso con noi questa due giorni: sempre affabili anche nel mezzo delle colorite situazioni che li hanno coinvolti.
Alla prossima!
CP e Esteban

2 commenti:

  1. Foto di questo giro ricchissimo:

    https://picasaweb.google.com/115431351609925178334/201303RifugioChabodGranParadiso?authuser=0&authkey=Gv1sRgCIeK347Ct5XS_wE&feat=directlink

    Viva il SEI!!!
    CP

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  2. CP ci sei andato leggero con alcuni-i ... https://picasaweb.google.com/105798544925544299949/Chabod?authuser=0&authkey=Gv1sRgCOnA-o_T5tnIGA&feat=directlink

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