La partenza con gli scarponi ai piedi avviene prendendo il sentiero della val Malvaglia piuttosto in basso, a circa 580 metri; quasi subito attraversiamo il ponte romano in
In poco meno di un'ora e mezzo raggiungiamo l'esteso agglomerato di case di Dagro (1367 mt) che superiamo per inoltrarci nel bosco soprastante il borgo. Tra gli abeti incontriamo la prima neve caduta i giorni precedenti ma ormai in rapido scioglimento.
Dopo un breve e tardivo pranzo rimaniamo fuori al sole che si avvicenda alle nuvole. Oltre ad una lontana aquila notiamo una marmotta accanto ad una casupola dell'alpe.
La cena S.E.I. è, come al solito, cosa seria: questa volta il menu' offre focaccia con cipolle preparata in rifugio, pasta con mezzo chilo di fagioli (!), verdure, ed una allegra varieta' di bevande alcoliche.
Dopo cena, davanti ad un caldo mate, torniamo fuori dal rifugio per ammirare il tramonto che dona coloriture speciali al panorama circostante.
Il giorno dopo si raggiunge l'alpe di Cióu (1970
Quando torniamo all'alpe di Prou stanno arrivando altri escursionisti dei quali un gruppo si dedichera' a preparare una grigliata.
La discesa verso valle procede veloce insieme al costante aumento della temperatura. Nel riattraversamento di Dagro, oltre un recinto si avvicinano una serie di camelidi sudamericani ai quali avevano da poco rasato il pelo; uno di essi, il piu' grosso, ad un certo punto si mette a produrre strani rumori con la bocca, per cui decidiamo di salutare velocemente gli animali in questione.
Ulteriore nota colorita: dopo aver visto suoi poster pubblicitari in diverse localita', nel paese di Malvaglia realizziamo che un noto rapper commerciale italiano era in concerto nella vicina Biasca il sabato sera. Qualcuno pentito per non aver approfittato dell'occasione?
Esteban
Foto della gita su https://picasaweb.google.com/115431351609925178334/201306AlpeDiProu?authuser=0&authkey=Gv1sRgCIfisZ6tyf30Hg&feat=directlink
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