domenica 24 gennaio 2016

Alp di Fora (1844m)


Questa prima uscita dell'anno si inaugura sotto i migliori auspici con la partecipazione di un gradito simpatizzante SEI straniero: Goro.
Arriviamo in val Calanca con una temperatura molto meno rigida di quella della settimana uscente. Agli 820 metri di Arvigo non si sta proprio male, anche senza sole. La meta è il rifugio Alp di Fora, 1844 metri.  
Snobbando la cabinovia di Arvigo, prendiamo il sentiero che sale verso Braggio. Il percorso iniziale è contornato da boschi di abeti e altre caducifoglie come l'acero, ma la cosa più rilevante del tracciato sono le stalattiti e le pareti di ghiaccio formatesi con la differenza di temperatura e l'acqua. In alcuni casi si tratta di vere e proprie spade trasparenti che incombono sul sentiero.

Prima del paese di Braggio incontriamo il sole ed una temperatura quasi primaverile. Anche Goro si stupisce per la differenza. Il cielo limpido permette di gustare al meglio le concatenazioni montagnose circostanti invidiando la posizione favorevole su cui è costruito Braggio.
Il sentiero si arrampica a Mondent (1453m) dove, tra i pini ed i larici spogli,  si incontra la neve con un po' di ghiaccio in via di fusione. Qualcuno di noi collauda i suoi nuovi ramponcini. Il sentiero che porta alla capanna è molto ben segnato ed abbastanza rapidamente ci conduce alla meta.
 Il rifugio Alp di Fora (1844 m) fa parte di una serie di capanne e bivacchi del sentiero alpino val Calanca che da sud arriva fino al passo del San Bernardino. La struttura è gestita dal'ASAC ed è fornita di pannello solare, stufa, abbondante legna, gas, camerette con diversi posti letto e coperte.
La posizione e l'ora porta il gruppo a godere del tepore e del sole che bacia la capanna. Nel frattempo uno di noi si inoltra per sentieri vari in esplorazione.

Con una luna quasi piena ed una stellata degna di nota, dentro il rifugio si lavora per la cena. Focaccia, paniscia e beveraggi di ogni tipo è l'alimentazione che prepara il ben affiatato gruppo di soci SEI con Goro. Come al solito tutto funziona alla perfezione, accompagnati dal crepitio costante della resina di larice nella stufa a legna.

La mattina dopo CP ancora in solitaria si inerpica in su giungendo con successo alla Bocca D'Vegeina, mentre il resto del gruppo sceglie di arrivare al Pian di Renten. Seppur con una maggior velatura rispetto alla giornata precedente e viste da diverse prospettive, i sodali possono ammirare le diverse cime che si affacciano sui Grigioni meridionali. Belle e selvagge montagne.
La neve è poca e non potrà che assottigliarsi nelle giornate successive.


-uc

1 commento:

  1. link alle altre foto!

    https://picasaweb.google.com/115431351609925178334/201601AlpDiForaEBoccaDVegeina?authuser=0&authkey=Gv1sRgCIaczK623PuqMQ&feat=directlink

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