domenica 8 maggio 2016

Capanna Cadlimo, anzi... sì

7:46, 1917 metri, un grado sopra lo zero, l'auto parcheggiata davanti l'ospizio del Lucomagno. Le montagne intorno sono leggermente coperte dalle nuvole. Si parte.
La prima neve sul tracciato l'incontriamo quasi subito, prima della val Termine. Proprio questa valle solcheremo lungo ben oltre due chilometri per poi addentrarci nell'infinita valle Cadlimo.
Poco dopo, quando siamo all'imbocco del sentiero che sale sulla parete rocciosa ed immette direttamente nella conca della Cadlimo, decidiamo rapidamente il da farsi: "No, è troppo ripido, è un sentiero estivo...", quindi proseguiamo diritti nella val Termine. La neve regge il nostro peso.

All'inizio, la val Cadlimo è proprio un büs di prima categoria: pietre, erba secca e rocce liscie color marrone scuro che si gettano in basso, nel Reno di Medel. Dopo non è che sia tanto meglio. Quando l'avvallamento si apre un poco scendiamo, costeggiando il corso d'acqua quasi interamente sepolto dall'inverno. Non è stato breve il percorso per arrivarci attraversando parte della val Termine, ma ora ci siamo. All'inizio. Infatti la valle prosegue diritta e lunga per chilometri fino alla sua fine, fino alla capanna. Intanto le nuvole si abbassano, annunciando le successive precipitazioni nevose. Cumuli di nubi nere si intrufolano da sud. Il cammino segue nell'assoluta severità dei suoi panorami ristretti, nel silenzio violato unicamente dai fischi delle marmotte.

Arriviamo alla capanna Cadlimo, 2570 m. Quasi ancora totalmente sepolta dalla neve, la baita invernale del rifugio (sempre aperta) è fornita di due dormitori accessibili con materassi e coperte, di illuminazione ad energia solare, un piccolo ma confortevole locale cucina con stufa ed una limitata dotazione di legna. L'entrata è da una finestra del dormitorio raggiungibile con una scala esterna.

Nel pomeriggio abbiamo ancora voglia di passeggiare verso il lago Scuro. In seguito rientriamo e diamo inizio alle preparazioni culinarie che hanno come prima sfornata una focaccia cotta sulla piastra rovente della stufa a legna. Le bevande SEI non mancano come al solito. Fuori il panorama si allarga, concedendo al tramonto di essere interamente ammirato.

La discesa del giorno seguente è tra nuvole e neve ghiacciata che cade a pallini dall'alto. Ora che conosciamo l'ascesa, tutto è più facile, anche nelle nebbie delle terre superiori.

-uc

2 commenti:

  1. Ecco le altre foto!

    https://picasaweb.google.com/115431351609925178334/6282963312642639073?authuser=0&authkey=Gv1sRgCJDV46CbgJOU6gE&feat=directlink

    Alla prossima, e grazie a Ale per la presenza essenziale!
    CP

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  2. A integrazione del report 'intimista', occorre dire che:
    1. l'accesso invernale è dalla val Termine. Il passaggio estivo ci pare impraticabile con la neve;
    2. quando si entra in val Cadlimo dalla val Termine ci sono traversi un po' ripidi;
    3. a salire ci abbiamo impiegato 5h 20min, a scendere 3h 35min.

    Peccato il meteo: la valle, le montagne, i laghetti devono essere splendidi!
    CP

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