domenica 16 maggio 2010

Intermezzo – Escursione all’alpe Scoggione (LC) I

Tra i posti che si possono raggiungere comodamente in treno da Pavia (ovvero da Milano) uno in particolare ci e' caro da diversi anni, prima che fossimo SEI,  ed e' l'alpe Scoggione. Ci torno volentieri in questa domenica, finalmente senza pioggia, dove mi trovo senza sodali di scarpone al seguito, ma non da solo: mi porto dietro la cagnolina Nike alla sua prima salita di un certo impegno. Scendiamo dal treno alle 9.54 e so che ci aspetta il lungo avvicinamento al sentiero passando per i sobborghi superiori di Colico. Lasciamo la gran parte delle case in 40 minuti, e arriviamo al ponte di cemento sotto cui scorre il torrente (ben pieno). Ne approfitto per togliere le scarpe da ginnastica, mettere gli scarponi e sguinzagliare Nike che inizia a scorrazzare contenta. Le case (e l'asfalto) non sono finite, ma diventano piu' rade, in versione vacanziera, e gia' immerse nel verde. Ci lasciamo alle spalle l'imbocco del Bregamin, che arriva direttissimo allo Scoggione, e prendiamo il piu' comodo '1B' gia' sperimentato piu' volte. Il vero  inizio del sentiero io lo colloco poco piu' su, quasi a meta' dislivello DSCN4619totale, dove si arriva su una roccia che fa da balcone sulla fine del lago di Como e la diramazione val Chiavenna - Valtellina. Il bel panorama e' assolato con molte increspature nel lago a causa del vento, ma nel fitto del bosco questo non si sente per niente. E' trascorsa 1h e 23m, proseguiamo e passiamo per l'alpe Prato e il pian di Formica (2h). In entrambe c'e' acqua. Non incontriamo nessuno: tanta pace e il bosco verde smeraldo. Ha ora inizio la ripida salita per tornanti sul costone della montagna che affrontiamo decisi fino a quando vediamo sopra di noi la luce che segnala l'arrivo. Siamo subito al cospetto del monte Legnone,  innevato da 1600m, e in pieno Sole. Guadagnamo gli ultimi metri e la visione d'insieme dello splendido posto nel quale sorge l'alpe Scoggione, tutto larici e ora una miriade di bucaneve (CAI-Colico, grazie!). Sono le 12.41, siamo arrivati e ci prepariamo per le prossime due ore di meritato svacco. Qui l'inverno e' passato da poco, i larici sono DSCN4577senza aghi nuovi, la fontana e' asciutta e, da fuori, il rifugio e la dispensa sembrano ok. Nike non sta ferma un minuto! A parte quando facciamo pranzo, chiaro. Corre felice anche tra la neve che inizia appena sopra, sul sentiero degli alpini, e non vede la marmotta che a 10m da noi fischia prima di fuggire per sempre. Incontriamo un giovane che scende. Ha passato la notte nel rifugio soprastante, quello ad uso dei cacciatori che e' sempre aperto per tutti. Mi dimentico di chiedergli il tipo di 'accomodation' che offre, pazienza. La prossima volta verifichero' di persona. Torniamo in tempo per prendere il treno delle 17.16 a Colico. Durante il ritorno, sotto il mio sedile, Nike se la dorme della grossa.
Marco

1 commento:

  1. Il 25-4-2011, Nike e io, siamo stati di nuovo su, e abbiamo constatato che il "Baitel", la baita del lago, e' a posto e, soprattutto, ha tanta legna, stufa, gas, 7 letti, coperte, piatti, posate, etc, da farne uno spettacolare bivacco prima dell'inverno. I suoi 1700m e il panorama da urlo fuori (terz'ultima foto qui: http://www.paesidivaltellina.it/piantedo/scoggione.htm)
    ne faranno una prossima meta per la fine di ottobre 2011. Ciao! CP+CP

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