domenica 20 marzo 2011

Ritorno all’alpe Cingora (VB)

Dopo una settimana di neve in quota, e di gran caldo, il rischio valanghe ci riporta in basso all'alpe Cingora dove siamo stati esattamente un anno fa. Il gruppo vede il gradito ritorno di Andrea, socio fondatore SEI, e di Renzo, amico escursionista che non usciva con noi da parecchi anni.
All'altezza del bivio per Pianezza incontriamo Giovanni che salutiamo mentre trasporta sul furgone un carico di damigiane vuote. "Chissa' se torna su con quelle piene" e' il pensiero di tutti, ma per questa volta non godremo della sua ospitalita'. Peccato. Saliti a Pianezza ci intratteniamo con Riccardo che ci dà le chiavi del bivacco. Dal fondo valle si vede dove si deve arrivare, e il sentiero e' comunque ben tracciato e segnato. A differenza dello scorso anno, non c'e' traccia di neve e la salita, piuttosto diretta e al sole (gia' piu' che tiepido), avviene senza grossi problemi se si escludono quelli dovuti alla mancanza di forma adeguata.
Arrivati, pranziamo all'aperto sul prato fuori dal bivacco. QuestaIMG_0368 balconata sulla val Anzasca è davvero bella. Dopo il  pasto Renzo e Fabio ci salutano prima dell'arrivo dell'annunciato temporale al termine del quale Stefano, io e cane Nike ci incamminiamo verso l'alpe Cresta con l'idea di risalire fino a un'alpe posta piu' in alto e ben dentro la valle, a 1300 metri circa sul lato nord. Lungo il sentiero per l'alpe Cresta, infatti, si cambia versante della montagna e ricompare qualche traccia di neve. Il bosco di faggi è bellissimo e ancora in tenuta invernale. Manca solo una traccia evidente per continuare il traverso in leggera risalita seguendo piu' in alto il torrente. Non ce la sentiamo di proseguire, il fondo e' un po' bagnato, e torniamo indietro avvistando qualche bel tronco che sarà ilIMG_0363 passatempo del giorno dopo.
Il bivacco dell'alpe Cingora non ha subito modifiche durante quest'ultimo anno, il tubo della stufa e' ora fissato in maniera adeguata al camino e c'e' una buona scorta di legna che iniziamo a consumare. L'attrezzatura della cucina non e' al livello massimo del Canton Ticino, ma riusciamo a cucinarci lo stesso un degno risotto con i funghi facendo del brodo di verdura.
La notte non e' ancora serena, ed è un peccato perché avremmo ammirato una luna senza velature durante una piena eccezionale trovandoci nel periodo di minima distanza terra-luna.
Domenica il tempo è eccezionale. Dedichiamo la giornata a fare legna aspettando qualcuno del consorzio dell'alpe Cingora con cui condividere il pranzo e qualche bicchiere, ma invece non sale nessuno. Dopo pranzo ci svacchiamo per bene al sole prima di tornare indietro contenti di essere tornati alla Cingora: un posto dove ci ripromettiamo di salire in notturna estiva, magari ancora durante una luna piena.
Marco "CP"

Nessun commento:

Posta un commento