All'altezza del bivio per Pianezza incontriamo Giovanni che salutiamo mentre trasporta sul furgone un carico di damigiane vuote. "Chissa' se torna su con quelle piene" e' il pensiero di tutti, ma per questa volta non godremo della sua ospitalita'. Peccato. Saliti a Pianezza ci intratteniamo con Riccardo che ci dà le chiavi del bivacco. Dal fondo valle si vede dove si deve arrivare, e il sentiero e' comunque ben tracciato e segnato. A differenza dello scorso anno, non c'e' traccia di neve e la salita, piuttosto diretta e al sole (gia' piu' che tiepido), avviene senza grossi problemi se si escludono quelli dovuti alla mancanza di forma adeguata.
Arrivati, pranziamo all'aperto sul prato fuori dal bivacco. Questa
Il bivacco dell'alpe Cingora non ha subito modifiche durante quest'ultimo anno, il tubo della stufa e' ora fissato in maniera adeguata al camino e c'e' una buona scorta di legna che iniziamo a consumare. L'attrezzatura della cucina non e' al livello massimo del Canton Ticino, ma riusciamo a cucinarci lo stesso un degno risotto con i funghi facendo del brodo di verdura.
La notte non e' ancora serena, ed è un peccato perché avremmo ammirato una luna senza velature durante una piena eccezionale trovandoci nel periodo di minima distanza terra-luna.
Domenica il tempo è eccezionale. Dedichiamo la giornata a fare legna aspettando qualcuno del consorzio dell'alpe Cingora con cui condividere il pranzo e qualche bicchiere, ma invece non sale nessuno. Dopo pranzo ci svacchiamo per bene al sole prima di tornare indietro contenti di essere tornati alla Cingora: un posto dove ci ripromettiamo di salire in notturna estiva, magari ancora durante una luna piena.
Marco "CP"
Nessun commento:
Posta un commento