martedì 1 novembre 2011

Simpatizzanti in Garzonera (TI) - hosted report

Le uscite SEI latitano, e allora è un piacere ospitare questa escursione del simpatizzante SEI Stefano che, insieme a ben noti amici, è andato in Capanna Garzonera, un posto a noi caro.
Alla prossima!
CP
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La nostra gita inizia una nebbiosa domenica mattina, il tempo bigio invita a salire in montagna per andare a rivedere il sole. La luce la rivediamo appieno solo dopo Bellinzona, siamo tre uomini, due donne e il cagnolino Maia e raggiungiamo rapidamente Giof, punto di partenza del sentiero estivo per la capanna più frequentata del Ticino. L'assenza di altre auto al parcheggio ci fa ben sperare sull'affollamento della capanna. Saliamo di  buon passo nel bosco fino a Pian Taioi dove facciamo una breve sosta prima di affrontare la stradina innevata  che consuce al rifugio.
Lungo il sentiero
Conosciamo quì i primi ragazzi che passeranno la notte con noi: una coppia di svizzeri tedeschi. Salendo al rifugio incrociamo una coppia di italiani che ci avvisano che il rifugio è vuoto: ci viene il dubbio che questa capanna non sia poi così frequentata. La neve ci rallenta un pochino e raggiungiamo la capanna che si si presenta effettivamente vuota e in perfetto stato. Giusto il tempo di posare gli zaini e mangiare qualcosa sui tavoli di pietra all'esterno che comincia ad arrivare, alla spicciolata, un gruppo eterogeneo di italiani che si riveleranno veri califfi della cucina. Dopo gli italiani arriverano dei francesi ma ormai siamo in fase organizzazione della serata. Il nostro menù è elaborato con carbonara, straccetti di tacchino alla panna e funghi porcini e panna cotta ma la concorrenza è agguerrita. 
Panorama sulla Leventina
La capanna, dotata di un bancone cucina con due fuochi a gas e stufa è ottimamente attrezzata e la gara di cucina ha inizio. Daniele dimostra le sue capacità di califfo e utilizza al meglio gli ingredienti disponibili ma la concorrenza è tanta. Si assaggiano nell'ordine: castagne al forno, liquore bicerin, formaggi e affettati vari, polenta e salsiccia, vino rosso, pasta alla carbonara, spezzatino, tacchino coi funghi, panna cotta, grappa di chardonnay. Nel frattempo la capanna, già al completo vede l'arrivo di un gruppo di belgi che hanno cercato di attraversare per arrivare a Campo Tencia e sono stati respinti dalla montagna. I belgi rimangono ai margini sul discorso cena, si coricano presto e ripartono all'alba.
La notte è tormentata dal ronfare degli uomini avvinazzati e raffreddati, l'indomani mentre Silvia e Lorenza si godono il tepore del sole proviamo a salire al passo sassello seguendo la traccia lasciata battuta dai  belgi.
 
Ciao SEI!
Raggiungiamo il lago di prato completamente ghiacciato e con 30 cm di neve attorno dopodiché seguiamo la traccia sbagliata (quella dei belgi fatta il giorno prima?) e finiamo su una cresta a circa 2400m  circondati da un manto di oltre 50 cm. Al rientro per pranzo troviamo i califfi della cucina intenti a cucinare le costine di maiale(!). Già nel primo pomeriggio cominciano ad arrivare i nuovi ospiti e lasciamo la capanna  perfettamente ordinata e già calda per gli avventori in arrivo.
Stefano

1 commento:

  1. Altre foto dei giovanotti qui:

    https://picasaweb.google.com/105798544925544299949/Garzonera?authuser=0&authkey=Gv1sRgCITQio2Xlr3-Tg&feat=directlink#

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