Poiché anche il Sud Italia è
parzialmente condizionato dal maltempo che imperversa sull'Europa
centrale, abbiamo scelto oculatamente il giorno della nostra salita
sull'Etna, in modo che il tempo fosse buono, il giorno prescelto è
stato Sabato 11 Giugno.
Si parte dalla stazione centrale di
Catania alle 8:15 per raggiungere la località di Nicolosi (quota 700
m.) per una breve pausa colazione. Ci troviamo sul versante Sud del vulcano, il cielo è sgombro di nubi, questa volta le previsioni del tempo sono state corrette, lodo la mia grande capacità organizzativa mitteleuropea.
L'Etna visto dalla piazza di Nicolosi |
Pianta cresciuta chissà come in mezzo alle rocce, sono presenti anche piccoli insetti, da dove diavoli sono arrivati ?! |
A questo punto finalmente abbiamo
proseguito a piedi, anche se esiste la possibilità anche di farsi
portare su con dei camioncini speciali:
I mezzi speciali della Funivia dell'Etna |
La salita è facile, il terreno è friabile e più o meno sabbioso, a seconda di quanto finemente si sono decomposte le rocce laviche, ma si può percepire una certa difficoltà respiratoria dovuta alla rarefazione dell'aria.
Forte contrasto di colori |
Dal cratere centrale esce un pochettino di fumo, l'accumulo crea una nube sul versante Est:
Anche se la prospettiva della foto potrebbe ingannare, stiamo salendo verso il cratere centrale o Mongibello |
Penso dopo un'ora e mezza arriviamo a quota 2900, nei pressi di un luogo chiamato "Torre del filosofo", anche se di torri non se ne vedono, forse è stata distrutta durante una recente eruzione.
Ecco i nostri eroi con un classico "auto-scatto" o "selfie" che dir si voglia, a sinistra il mio amico Salvo, un avvocato di Palermo conosciuto a Monza alcuni anni fa:
Ecco i nostri eroi con un classico "auto-scatto" o "selfie" che dir si voglia, a sinistra il mio amico Salvo, un avvocato di Palermo conosciuto a Monza alcuni anni fa:
Il cratere centrale è ora sopra di noi, più in alto non ci è permesso di salire.
Ci sono ancora piccoli residui di neve, semisepolti dalla sabbia, la temperatura è fresca, penso compresa tra 5° e 10°.
Iniziamo a scendere, ma questa volta deviamo più ad Ovest passando vicino ad un cratere secondario dai colori rossastri.
Sotto di noi possiamo osservare le aree interne della Sicilia in direzione Sud-Ovest, che da questa quota appaiono come un foglio piatto, come se la osservassimo da un aereo.
Pur essendo sereno la giornata non è perfettamente limpida, suppongo che se lo fosse potremmo osservare senza problemi il Canale di Sicilia, pur trovandosi questo a più di 100 km di distanza.
Continuiamo la discesa osservando ammirati la varietà di colori delle rocce laviche e la somiglianza con il suolo marziano, almeno come si vede dalle immagini della Nasa:
Nella parte terminale della discesa alla funivia notiamo una nuvola dalla forma alquanto bizzarra:
E così il mio sogno di salire sull'Etna si è finalmente avverato. La cosa era stata proposta al SEI già in passato, ma senza riscuotere particolare interesse, d'altra parte scendere solo per l'escursione in effetti è un peccato, io ho fatto una settimana e ho visitato molte altre cose. Senz'altra sarebbe interessante anche salire in Primavera, ancora con molta neve.
Viva il S.E.I.
Bravo Adriano-i! La sicilia in primavera è proprio bella!
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