sabato 11 giugno 2016

Sull'Etna salimmo...

Poiché anche il Sud Italia è parzialmente condizionato dal maltempo che imperversa sull'Europa centrale, abbiamo scelto oculatamente il giorno della nostra salita sull'Etna, in modo che il tempo fosse buono, il giorno prescelto è stato Sabato 11 Giugno.
Si parte dalla stazione centrale di Catania alle 8:15 per raggiungere la località di Nicolosi (quota 700 m.) per una breve pausa colazione. Ci troviamo sul versante Sud del vulcano, il cielo è sgombro di nubi, questa volta le previsioni del tempo sono state corrette, lodo la mia grande capacità organizzativa mitteleuropea.

L'Etna visto dalla piazza di Nicolosi
Dopo di ché si prosegue su una strada con molte curve e tornanti fino a raggiungere località “Rifugio Sapienza”, qui siamo già a quota 1900 metri. Qui è possibile prendere la funivia che ci porta su fino a quota 2500, qui la vegetazione è già quasi completamente scomparsa, eccetto casi rari:

Pianta cresciuta chissà come in mezzo alle rocce, sono presenti anche piccoli insetti, da dove diavoli sono arrivati ?!

A questo punto finalmente abbiamo proseguito a piedi, anche se esiste la possibilità anche di farsi portare su con dei camioncini speciali:

I mezzi speciali della Funivia dell'Etna
La salita è facile, il terreno è friabile e più o meno sabbioso, a seconda di quanto finemente si sono decomposte le rocce laviche, ma si può percepire una certa difficoltà respiratoria dovuta alla rarefazione dell'aria.

Forte contrasto di colori

Dal cratere centrale esce un pochettino di fumo, l'accumulo crea una nube sul versante Est:

Anche se la prospettiva della foto potrebbe ingannare, stiamo salendo verso il cratere centrale o Mongibello
  
Penso dopo un'ora e mezza arriviamo a quota 2900, nei pressi di un luogo chiamato "Torre del filosofo", anche se di torri non se ne vedono, forse è stata distrutta durante una recente eruzione.
Ecco i nostri eroi con un classico "auto-scatto" o "selfie" che dir si voglia, a sinistra il mio amico Salvo, un avvocato di Palermo conosciuto a Monza alcuni anni fa:


Il cratere centrale è ora sopra di noi, più in alto non ci è permesso di salire.


Ci sono ancora piccoli residui di neve, semisepolti dalla sabbia, la temperatura è fresca, penso compresa tra 5° e 10°. 
Iniziamo a scendere, ma questa volta deviamo più ad Ovest passando vicino ad un cratere secondario dai colori rossastri.

Sotto di noi possiamo osservare le aree interne della Sicilia in direzione Sud-Ovest, che da questa quota appaiono come un foglio piatto, come se la osservassimo da un aereo.


Pur essendo sereno la giornata non è perfettamente limpida, suppongo che se lo fosse potremmo osservare senza problemi il Canale di Sicilia, pur trovandosi questo a più di 100 km di distanza.
Continuiamo la discesa osservando ammirati la varietà di colori delle rocce laviche e la somiglianza con il suolo marziano, almeno come si vede dalle immagini della Nasa:


Nella parte terminale della discesa alla funivia notiamo una nuvola dalla forma alquanto bizzarra:


E così il mio sogno di salire sull'Etna si è finalmente avverato. La cosa era stata proposta al SEI già in passato, ma senza riscuotere particolare interesse, d'altra parte scendere solo per l'escursione in effetti è un peccato, io ho fatto una settimana e ho visitato molte altre cose. Senz'altra sarebbe interessante anche salire in Primavera, ancora con molta neve.
Viva il S.E.I.  

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