Questo doveva essere il fine settimana della Scaletta, ma visto il caldo previsto e il pericolo valanghe diurno ripieghiamo su una meta più sicura e comunque di grande soddisfazione.
Rifugio Poncione di Braga |
La settimana bollente ha fatto strage della poca neve caduta in febbraio: arrivando dal Monte Ceneri vediamo il gruppo della cima dell'Uomo, meta di tante escursioni, quasi completamente pelato sul versante sud. Andando verso nord, fortunatamente la situazione migliora. A Peccia ci sono ancora una quarantina di centimetri di neve, almeno sui versanti in ombra, peraltro completamente bagnati.
In certi punti si sprofonda già sulla stradina, anche se è stata ampiamente battuta. Nel bosco, poi, la fatica è notevole e spesso si finisce dentro dei bei buchi, con grande gioia di polmoni e ginocchia.
In certi punti si sprofonda già sulla stradina, anche se è stata ampiamente battuta. Nel bosco, poi, la fatica è notevole e spesso si finisce dentro dei bei buchi, con grande gioia di polmoni e ginocchia.
sabato, sul canalone |
Per fortuna le tracce di scialpinisti e ciaspolatori che ci hanno preceduti nei giorni scorsi aiutano un po', specialmente nel tratto più in alto, dove la temperatura è leggermente più bassa (scopriremo poi che a Locarno e Bellinzona si sono battuti record storici di caldo quel giorno).
L'ultima parte del bosco è abbastanza ripida (un ampio canale con pendenza superiore ai 30 gradi all'uscita) e può creare qualche problema specialmente con neve gelata. Da qui segue un traverso (ancora con qualche tratto leggermente esposto) e infine si sale facilmente al rifugio.
domenica, verso la cresta di vetta |
Il pomeriggio passa come al solito con ozio e preparazione della cena (come sempre un'attività molto "sentita").
Ci tiene compagnia una coppia di scialpinisti arrivati dal Canton Uri. Il giorno dopo il tempo, a dispetto delle mie previsioni (avevo detto "al massimo ci sarà un po' di vento e per fortuna scende un po' la temperatura"), è cambiato. Ottima cosa per la salita: la neve, smollata dal caldo dei giorni precedenti e poi rigelata, tiene che è una meraviglia.
Peccato che non si veda una cippa. Saliamo diretti dal rifugio e la tormenta si fa più fitta. Non ha neanche senso tentare la cima: decidiamo di arrivare alla cresta nel punto più diretto e facile (direi che il percorso non presenta difficoltà), un po' a nord della bocchetta del Masnee, tanto per vedere dall'altra parte. Ovviamente non si vede nulla.
Poncione di Braga (2864m) |
Siamo comunque soddisfatti della sgambata. Scesi al rifugio, il tempo ovviamente migliora e ci raggiungono i due Urani, partiti prima di noi, ma anche loro respinti dal meteo non troppo distanti dalla vetta. Rassettamento del rifugio e veloce discesa all'auto e a casa.
Nando
Bel posto, bella capanna...Un ben ritrovato anche a Nando! Il SEI in versione invernale è quasi al completo...
RispondiEliminaAltre foto del giro qui
RispondiEliminahttps://picasaweb.google.com/115431351609925178334/201202PoncioneDiBragaValleMaggiaTI?authuser=0&authkey=Gv1sRgCLPQxuiCvrj5qAE&feat=directlink
Ciao, sono il Bradipo delle Alpi,ho visto che siete stati allla Baita del lago (SO) ma non ho ancora visto le foto, complimenti!
EliminaPer quanto riguarda la Poncione....dovevano dividere le due sale,ma nulla di fatto: è una capanna un po fredda in inverno, c'è molto di meglio. Pure io sono su hikr. Ciao
Ciao Bradipo delle Alpi! Sì, siamo stati al Baitel...che bello! Non c'e' ancora nulla perché siamo anche noi dei bradipi soprattutto nei post. Presto rimedieremo. Ciao! CP
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