giovedì 21 agosto 2014

monte Legnone in giornata

Scoggione, p.sso Colombano e Legnone
Un'estate di tanto brutto tempo, tipicamente concentrato durante i fine settimana, che purtroppo porta a riconsiderare il piano dei giri che si aveva intenzione di fare....che fare quindi? Idea! Si va in giornata quando il meteo lo consente.
Così è stato, e con l'amico Stefano decidiamo di fare una salita sulla vetta del Legnone approfittando del bel tempo concesso per la giornata del 21 agosto.
Partiamo da quota 530m circa, da sopra Villatico, appena prima del guado del torrente che scorre incanalato (loc. Robustello). Salto la descrizione del sentiero 1B fino al p.sso Colombano, trovandosi altrove su questo blog (e in rete è pieno): consiglio comunque di guardare la carta dei sentieri dell'ottimo CAI Colico.
inizio del traverso (2090m)
Dopo 3 ore circa di cammino, passando per il rifugio Scoggione (chiuso) e vedendo da lontano il Baitel nel quale fervono le attività (qualcuno infatti sta tagliando legna), arriviamo al p.sso Colombano dove il palo che regge il cartello è piegato dal peso della tanta neve di questo inverno. A questo punto i segni da seguire diventano più scarsi, e mi affido alla memoria. Circa 10 anni fa sono salito in cima al Legnone e mi ricordo il traverso sulle rocce che si prendeva attraversando il primo pezzo dell'anfiteatro di questa parte di val Lesina. Per accedere al traverso (che dal passo si vede bene!) occorre però prima salire sulla ripida costa sulla destra del p.sso Colombano. 
sul traverso: rocce lisce e ripide
Anche se sotto di esso si vedono numerose tracce, quel che c'è da fare è salire. Si percorre un sentiero abbastanza visibile, per quanto appena abbozzato e tra sassi e che attraversa pure una zona franata. Dai vecchi segni ormai usurati dal tempo che ogni tanto affiorano si capisce che questa è la direzione corretta. Una volta raggiunta la cimetta sopra il p.sso Colombano si traversa più o meno a vista, sempre seguendo il sentiero, e ancora attraversando una vecchia frana. Ci si mantiene tra i 2080m e i 2100m. Subito all'inizio del traverso ci sono corde in ottime condizioni che ci accompagnano per tutta la durata di esso: in questo modo non c'e' alcun problema soprattutto se il fondo è asciutto, altrimenti serve attenzione in alcuni passaggi su roccia parecchio esposti. 
sul canalone con il "nevaio del Legnone"
Arriviamo alla fine del traverso dopo un'ora e mezza dal p.sso Colombano! Colpa della ravanata iniziale per trovare l'accesso al traverso e dei 45 minuti buoni per attraversarlo tutto: a un certo punto, vedendo la corda penzolare in basso, sbagliamo tirando dritti e seguendo un immaginario percorso su cresta sempre più sottile ed esposta... Capito l'abbaglio torniamo indietro per tornare sulla traccia giusta 15m sotto. Ora so che non a caso penzolano qui le corde... 
in cima! 5h e 30min
Al termine del traverso non ci restano che gli ultimi 500-550m di canalone finale, ripido all'inzio per poi mollare 150m sotto la cima e in questa stagione mai pericoloso. Salendo, a quota 2450m circa, vediamo il famoso "nevaio del Legnone": un nevaio perenne, come pare, e molto ridotto in estate. Dopo 5h e 30min siamo in vetta! Non da soli, perché oltre agli umani e a Nike, ci sono numerosi stambecchi quasi addomesticati...
Ci diamo a un pranzo frugale, e poi visto che si è annuvolato giusto in tempo per mancare il panorama di vetta, nulla ci trattiene più dal rifare a ritroso il viaggio dell'andata: dopo 20 minuti circa siamo nuovamente in marcia. 
senza timore, sul vuoto
lì, decisamente a loro agio
Questa volta il traverso passa via veloce e ci concediamo una pausa al Baitel per firmare il registro e salutare la vecchia conoscenza S.E.I. Ermellino che, con i suoi amici cacciatori (qualcuno salito in moto), tagliano tanta legna per la loro prossima stagione di caccia alta.
Dopo 10h e 30min siamo di nuovo in auto. Una bella giornata di tanta strada percorsa, bei luoghi ancora negli occhi e il desiderio di tornare presto sui sentieri sperando in una maggiore clemenza del meteo.
Evviva il Presidente! Evviva i volontari del Baitel!
Alla prossima.
CP

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