domenica 17 maggio 2015

Rifugio Costa 1941m


La venuta di Goro, amico e simpatizzante SEI giapponese questa volta ci porta alla capanna Costa in Val Verzasca.
Con un tempo e clima estremamente favorevoli partiamo da Frasco (885m) diritti diritti verso il rifugio. Il sentiero sale veloce verso Pescia ed i successivi casolari per poi introfularsi nella più stretta Val D'Efra. Il panorama sulla giovane primavera in Verzasca e Efra esprime il massimo risalto dal punto di vista dei colori.
Raggiungiamo il rifugio alpe Costa (1941m) dopo aver passato per boschi di faggio e quindi di abete e larice. La capanna è equipaggiata di gas, luce, stufa, legna e coperte per 8 posti letto ed è di proprietà del Patriziato di Frasco. La sua manutenzione è molto ben curata, dalla fornitura di legna alle impeccabili strutture interne del rifugio.
Dopo un tardo spuntino il gruppo si dedica a leggere, osservare il panorama o riposarsi. Il cielo ed il clima sopra e attorno la Costa sono assolutamente gradevoli.
Ma presto le piacevoli incombenze pomeridiane si fanno strada: accendere la stufa, preparare l'impasto per la focaccia, mettere al fresco una bottiglia di liquido bianco con le bolle, tagliare, pulire...
In onore di Goro la scelta del piatto principale serale cade su un alimento che per i suoi ingredienti fondamentali si può considerare panalpino: i pizzoccheri.

La mattina dopo c'è chi si alza per ammirare l'alba mentre gli altri dormono ancora un poco. Dopo colazione si sale per il sentiero che si indirizza verso la capanna Cógnora: rododendri, genziane, un camoscio solitario, gruppi di massi digradanti e poi la neve. Bei paesaggi ed un paio di ore di cammino.

Al ritorno in capanna ben presto vediamo arrivare altri gruppi di escursionisti provenienti dal basso. Pranziamo, mettiamo tutto a posto e quindi guadagnamo la discesa.

Esteban

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