domenica 19 luglio 2015

vallle d'Ayas - colle Pinter e laghetti

formazione S.E.I. lambita dalla luce
Prosegue la caldazza record in val padana e questo nuovo giro, che segna il ritorno in val d'Ayas, vede il S.E.I. in splendida formazione d'altri tempi, con in più Nike la simpatizzante a quattro zampe. Si va anche questa volta in giornata. Nando e io partiamo sul presto e incontriamo Andrea intorno alle 8.30 in quel di Champoluc al solito bar per il caffè d'inizio giro. Scesi dall'auto non ci paiono veri gli 11 gradi mattutini contro i 25 gradi del pavese di due ore e mezza prima...
a sx si lascia la pista da sci
Delle proposte che ci fa Andrea scegliamo di andare al Col Pinter (2777m), uno dei punti di passaggio tra la val d'Ayas e la valle di Gressoney. Pronti via!, si parte da vicino gli impianti di risalita, appena più a valle del torrente. Risaliamo lungo un'erbosa pista da sci prima di incontrare il sentiero alla nostra sinistra. Lame di luce, come dita che si distendono, si fanno varco tra i rami degli abeti: sorge il sole.
Passiamo a poche decine di metri da una sosta della funivia prima dell'inizio del suo secondo ramo.
primo troncone di funivia e Testa Grigia (3313m)
C'è forse un hotel e sicuramente un bel complesso di baite: siamo o no in una valle turistica? Proseguiamo e, urka!, ecco il Cervino che già ci appare. Il sentiero incrocia un ristorante e già da qui, da un po' sotto Cunéaz, il panorama inzia ad aprirsi: sopra il bosco stanno, stagliandosi folgoranti controsole, le creste che chiudono il circondario. A terra molti fiori viola e gialli punteggiano i dolci pendii appena fuori il sentiero. Arriviamo a Cunéaz (2057m), bel paesino walser dalle tipiche case il cui piano superiore in legno poggia su grandi sostegni appena sopra la parte in muratura della stessa.
da sotto Cunéaz, vista sul Cervino (4478m)
Facciamo pausa alla fontana dove incontriamo altri escursionisti che puntano il Testa Grigia (3313m), e con cui condividiamo un pezzetto di sentiero. Da sopra Cunéaz incontriamo l'ultimo bosco e poi, da appena sopra le sue fresche fronde, il paesaggio si apre davanti a noi: vediamo delinearsi gli aspri contrafforti rocciosi sotto il Testa Grigia. Si immagina il ripido passaggio attraverso di essi per guadagnare lo spiazzo dei laghetti Pinter, sotto il colle omonimo e nostra meta di giornata. Ma prima di tutto ciò, immediatamente davanti a noi, sta il placido pianone che iniziamo ad attraversare. 
Colle Pinter (2777m)
Si cammina volentieri in questi scenari aperti e aerei, con il ruscello e gli ameni pascoli attorno. Ci si ristora e rasserena. Quel che ripiomba alla realtà è l'inizio dell'erta salita che, almeno, permette di alzarsi rapidamente a contemplare dall'alto la bellezza e il silenzio di questo posto. Anche se non siamo soli, infatti, i parecchi gruppi di persone che sono lungo il pianone o lungo la salita non disturbano affatto l'atmosfera. Si esce dall'ombra e si arriva così all'inizio del pianone dei due laghetti, nuovamente in pieno sole. Attendo l'arrivo di Nando per essere sicuro del sentiero da prendere, qui mi pare si incrocino un paio di essi. 
Sopra di me, in cima, sta il ripetitore vicino al bivacco Lateltin (3137m) come una teconologica croce di vetta. Arriviamo alla base dell'ultima salita prima del colle in un via-vai di persone e cani con cui Nike gioca contenta. In cima al Col Pinter (2777m) l'aria è fresca e ci concediamo una bella pausa.
Laghi Pinter (2689m)
Qualcuno sale dalla valle di Gressoney, molti dai laghetti e si vedono parecchie formichine arrampicarsi sulla ripida spalla appena qui sotto per gli ultimi 450m di dislivello prima del bivacco e della cresta del Testa Grigia.  Scendiamo ai laghetti Pinter dove facciamo pranzo, Nike che corre da tutte le parti. E' un bel restare qui a contemplare i laghi, il Testa Grigia e, da appena sotto, la Gobba di Rollin dietro alla quale a sinistra si vedrebbe il Cervino se non fosse sotto delle spesse nuvole...
Testa Grigia (a sx, 3313m).
A destra la punta del bivacco Lateltin 
La via del ritorno avviene per la stessa via dell'andata, solo che nel frattempo il bosco si è scaldato e molti più turisti di prima, saliti in funivia e in ciabatte, sono lungo la parte iniziale del sentiero. Tornati a Champoluc, concludiamo il pomeriggio prima di rimetterci in auto con una bella birretta dei saluti al solito bar, quello del mattino.
Peccato che il Presidente, benché in Italia, non sia stato dei nostri. Vanno comunque a lui i nostri ringraziamenti e la prossima volta chissà che non ci si incontri.
Evviva il Presidente!
Evviva il S.E.I.!
A presto!
CP

1 commento:

  1. Altre foto della gita qui;

    https://picasaweb.google.com/115431351609925178334/201507ValDAyasColPinterESottoIlTestaGrigia?authuser=0&authkey=Gv1sRgCODJzc2dqJ6IUg&feat=directlink

    Ciaooooooooooo!
    CP

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