domenica 23 agosto 2015

Crode Fiscaline

Come ogni estate le dolomiti fanno sentire il loro richiamo, così cerco sempre di tenermi qualche giorno libero per percorrere i loro sentieri. Quest'anno ritorno in di compagnia Sandro per le dolomiti di Sesto. Ci siamo dati una settimana di tempo per trovare due giorni senza pioggia, e possibilmente con un po' di sole, per salire alle Crode Fiscaline partendo dalla val di Landro. I pernotti al Rifugio Locatelli per ammirare le luci del tramonto sulle Cime di Lavaredo.












Il primo giorno partiamo dal parcheggio sulla statale da Dobbiaco per Cortina appena prima del Lago di Landro (m.1406). Il cielo è coperto e non possiamo spiare le Cime di Lavaredo che con il bel tempo sono visibili dalla strada per poi scomparire dietro le cime che chiudono la valle della Rienza.










Superato il pianoro acquitrinoso, iniziamo a costeggiare il fiume reso scuro dalle piogge dei giorni precedenti. Frane, anche recenti, segnano il sentiero ed obbligano a piccole deviazioni, finché raggiungiamo la testata della valle, dove parte la ripida salita che conduce all'altopiano dove è situtato il Rifugio Locatelli (m. 2438) alle spalle della Torre di Toblin.











Arriviamo al rifugio nel primo pomeriggio e veniamo sistemati nella casetta a fianco, dove è situato anche il riparo invernale. Approfittiamo subito della camerata per trovare un po' di pace ed evitare la massa di persone che arrivano dal Rifguio Auronzo. Anche se fortunatamente la folla dura poche ore, e verso le cinque si dilegua, rovina il fascino di questi luoghi. Occorrerebbe mettere un numero chiuso e limitare gli accessi dal parcheggio dell'Auronzo.
 
Ritrovata la pace verso sera ci godiamo una buona birra, il paesaggio ed una scena insolita. Una coppia si accomoda su un tavolo vicino al nostro. Lui apre un grande zaino da cui estrae numerosi peluche, che dispone in ordine sul tavolo. Poi con un autoscatto immortalano le Cime con loro ed i peluche in primo piano.

Ci svegliamo la mattina del secondo giorno pronti per camminare ed ammirare le montagne ora illuminate dal sole. A sud le Cime di Lavaredo, il Cristallo e la Val di Landro in tutto il loro splendore.









Ad est la cima del Paterno tanto contesa durante la prima guerra mondiale, iniziata proprio un secolo fa.












Ci incamminiamo verso est costeggiando il Paterno fino a ragiungere la forcella della val di Cengia e, poco sopra, il Rifugio Pian di Cengia (m. 2528). Un posto dove torno sempre volentieri, incastonato tra alte cime e lontano da ogni luogo. Alle nostre spalle le trincee delle Crode Fiscaline che percorriamo fino alla vetta (m. 2677) costeggiando in sicurezza la vertiginosa parete nord.









Dalla cima verso sud il Popera, la Croda del Toni, con alla base il Rifugio Comici, e le Marmarole sullo sfondo.







Torniamo indietro per chiudere il giro pasando per il rifugio Lavaredo e quindi per l'altopiano delle Cime. La sera del secondo giorno passa in rifugio ascoltando le storie sugli alpinisti di inizio novecento che per primi scalavano queste pareti. Il terzo giorno di buon'ora si torna a casa per la val di Landro. Prima di riprendere la macchina le nuvole ci lasciano ancora vedere per un ultimo saluto le Cime di Lavaredo.



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