lunedì 17 agosto 2015

monte Papa - Lauria (PZ)

il monte Sirino da casa di Donato
Il complesso del monte Sirino, la cui vetta più alta è il monte Papa (2005m), domina con la sua inconfondibile sagoma la scena di Lauria (PZ) e delle sue "campagne" (la Rosa, la Seta, etc.). Mi trovo qui in vacanza in famiglia, nella parte più meridionale della Basilicata, in questo paesone a poca distanza dalla costa tirrenica e che, tra gli altri, diede i natali a Rocco Papaleo.
Questa è la seconda volta che mi avventuro sul monte Papa, la prima volta è stata nel 2007 quando con Donato (simpatizzante S.E.I., e già noto alle nostre cronache) e Franco, due dei fratelli di Annarita, sono salito prendendola dalla parte di Lagonegro. 
Conserva di Laudemio (1450m)
Allora abbiamo percorso una parte dell'itinerario che i devoti fanno portando a spalla la statua della Madonna della Neve (o Madonna del Sirino) alla Cappella situata in cima al monte Sirino a quota 1907m. L'ascesa avviene durante la terza domenica di giugno e il ritorno alla chiesa della Trinità di Lagonegro avviene durante la terza domenica di settembre. Noi abbiamo percorso circa 850m di dislivello partendo fuori Lagonegro, dalla chiesetta della Madonna del Brusco (1060m), ove abbiamo lasciato l'auto. Questo itinerario, descritto con dovizia di foto anche qui, si svolge prima nel bel bosco di faggio, costellato di cappellette votive presso le quali la statua fa tappa, e poi lungo il pascolo della costa pelata della montagna fino alla vetta. Da qui, attraverso una comoda cresta, quella volta abbiamo raggiunto la vetta del monte Papa.
su per la pista da sci
Questa volta saliremo attraverso una seconda via di accesso. Partiremo dalla Conserva di Laudemio (1450m circa), un luogo immerso nel bosco e dove i laurioti sono soliti pranzare grigliando carni varie (specie l'agnello), potendo utilizzare i molti tavoli corredati di alloggiamento per fare il fuoco.
La Conserva di Laudemio è anche una delle basi da cui partono gli impianti di risalita che sono di servizio ad alcune piste da sci, piste non molto impervie, che vengono usate durante i mesi invernali dato che qui di neve ne cade, e parecchia, e le persone sciano.
si arriva alla fine della seggiovia
La nostra risalita non si svolge su sentiero ma percorrendo le piste da sci: seguendo prima un paio di skilift e poi lungo il tracciato della seggiovia, in quanto un sentiero vero e proprio non è presente né ci sono dei segnavia.
E così, per smaltire un po' tutto quanto offertomi in questi giorni di splendida ospitalità lucana, insieme a Donato, approfittiamo di una flebile finestra di bel tempo per compiere la nostra escursione. 
palo crollato per la neve
Arrivati alla Conserva lo scenario ci appare deserto in confronto alla mattina di due giorni fa quanso era Ferragosto...
lago Laudemio dalla pista
Saliamo leggeri e copriamo in una ventina di minuti i 100m-120m che ci portano al Bivio Scazzariddo (1550m), sotto il quale si trovano il lago Laudemio e il Rifugio Italia. Da qui parte la seggiovia.
Basta scendere al rifugio, e al suo parcheggio, per capire dove si deve arrivare: al termine della seggiovia c'è un'evidente sella, a destra della quale, sempre salendo liberamente su tracce per il pascolo, ci hanno detto che si arriva alla croce di vetta del monte Papa. Da sotto non si vede la nostra meta in quanto sta ben dietro il profilo dei monti che definiscono la vallata.
la sella alla fine della seggiovia
Quindi, via!
Saliamo di 200m e constatiamo i danni che la neve ha provocato agli impianti rendendoli inagibili...da ora fino a data da destinarsi.
Appena sopra il palo crollato si arriva ad un pianone alla sinistra del quale sta un'evidente pista per jeep che sale. Decidiamo di seguirla in quanto sembra più agevole che non la pista da sci e ci porterà sulla sella al termine della seggiovia. Una volta arrivati alla sella troviamo una mandria al completo di mucche le quali vorrebbero scendere ma ci ostacoliamo a vicenda trovandoci proprio in una strettoia della pista...scherziamo un po' con il pastore che ci avverte però che il meteo sta cambiando....e in effetti!
sull'anticima, non si vede una mazza...
Finora è stato sereno, ma grandi nuvoloni soffiati dal mare si addensano attorno alle cime. Saliamo un po' a caso lungo il pascolo e giungiamo, senza vedere minimamente il panorama circostante, su di un crestino raggiunto il quale ci sembra che il punto più alto sia alla nostra sinistra: c'è anche una specie di sasso di vetta! Siamo forse arrivati? Mmmhhh....non ricordiamo bene....ma, non appena uno squarcio di sereno permette di  spaziare con lo sguardo, vediamo alle nostre spalle, al termine di un'ampio giro di cresta che sale leggermente solo in fondo, la vetta del monte Papa: meno male! 
ecco dov'è il monte Papa!
La raggiungiamo in 1h e 35min dalla partenza, escludendo 10min ad aspettare di vedere qualcosa sulla cresta finale.
foto di vetta: monte Papa (2005m)
Peccato che non si veda nulla!!!! Dalla cime del monte Papa non si vede nemmeno la Cappella sul monte Sirino qui di fianco....e quindi? Dato che tira un forte vento umido sembra proprio che, dopo le foto di rito, si debba tornare giù. E così è, torniamo per la stessa via dell'andata. Una volta in fondo ci godiamo una variante dell'itinerario attorno al lago Laudemio e torniamo alla Conserva dove ci concediano un piccolo e frugale spuntino comodamente seduti al fresco dei faggi circostanti. Per fortuna c'è anche il ristorante qui, subito dopo il parcheggio, presso il quale ci concediamo caffè e grappetta.
la sella vista dal lago Laudemio (1520m)
Torniamo a casa tutto sommato contenti, e anche prima di quello che pensavamo. Ahhhh....Bene quindi. La gita sul monte Papa è stata fatta, e senza sensi di colpa possiamo concederci abbondanti razioni di gnocchi fatti in casa ("rascatiddi"), e ripassati in forno con la mozzarella, con il dovuto accompagnamento di ottimo Aglianico delle contrade qui attorno. A tavola con Donato capita che si raccontino agli altri familiari di Annarita le nostre gite e altre storie S.E.I.: il Presidente è comunque qui con noi.
Evviva il Presidente!
Evviva il S.E.I.!
Alla prossima,
CP

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